Un convegno sull'archivio del Credito Industriale Sardo, la quinta edizione del corso "L'archivista d'impresa" e le visite guidate agli stagni delle saline di Macchiareddu e alle strutture minerarie dell'Iglesiente sono i contenuti di tre giorni di iniziative dedicate agli archivi di impresa in Sardegna.

[Aggiornamenti in diretta dall'evento]

Serbariu Carbonia, wikimedia commons (Manfred Kopka)

Novembre 2014: il Credito Industriale Sardo cessa di esistere come entità autonoma e viene definitivamente incorporato nel Gruppo Intesa Sanpaolo. Al termine di due anni di lavoro, la documentazione prodotta da uno dei più importanti attori della scena economica e sociale della Sardegna nella seconda metà del Novecento viene messa a disposizione degli studiosi e della comunità. In coincidenza con il conferimento all’Archivio di Stato di Cagliari delle carte del CIS, il prossimo 21 settembre, l’Archivio storico di Intesa Sanpaolo organizza la giornata di studi Il patrimonio documentale del Credito Industriale Sardo: memorie restituite al territorio, nella quale archivisti, storici e rappresentanti delle istituzioni rifletteranno sull’importanza della documentazione degli archivi d’impresa, nella duplice direzione della chiave di lettura del passato e di strumento per la promozione di attività economiche del presente e l’elaborazione di progetti di sviluppo locale.

Per l’occasione, l’ANAI porta in Sardegna, il modulo di formazione “L’archivista d’impresa” (Archivio di Stato di Cagliari – 22 e 23 settembre 2016). Il corso, incentrato sul tema degli archivi economici e aziendali, si propone di fornire gli strumenti e le soluzioni necessarie per una corretta gestione e salvaguardia dei documenti economici.

Il corso comprende la conduzione di visite guidate a impianti particolarmente significativi della storia industriale sarda: le Saline Contivecchi di Macchiareddu-Assemini (in collaborazione con il FAI), l’archivio minerario di Monteponi e il Centro di documentazione sulla cultura del carbone – Miniera di Serbariu a Carbonia.

Memorie restituite al territorio. Il patrimonio documentario del Credito Industriale Sardo (1946-1992),

Mercoledì 21 settembre 2016, dalle ore 11 alle 18.30, Auditorium palazzo CIS Viale Bonaria, Cagliari

E’ gradita una mail di conferma della partecipazione a archivio.storico@intesasanpaolo.com

L’archivista d’impresa, 22 e 23 settembre 2016, dalle ore 8.30 alle 18.30, Archivio di Stato di Cagliari via Gallura 2

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Il walk-in del Convegno del 21 settembre: la storia del CIS raccontata attraverso le immagini dell’Archivio

Il walk-in del Convegno del 21 settembre: la sede del CIS di viale Bonaria disegnata da Renzo Piano

Sul sito dell’Archivio Storico Gruppo Intesa Sanpaolo pubblicata la monografia Memorie restituite. Le carte del Credito Industriale Sardo (1946-1992) all’Archivio di Stato di Cagliari (pdf, 4,6 Mb).

La visita delle saline Conti Vecchi a Macchiareddu

La prima concessione della bonifica dello stagno di Santa Gilla e la sua parziale trasformazione in salina risale al 1921. Le Saline Conti Vecchi, entrate in esercizio nel 1931, si estendono su una superficie di 2.700 ettari nei Comuni di Assemini, Capoterra e Cagliari. Sono integrate con lo stabilimento industriale Ing. Luigi Conti Vecchi ad Assemini.

In questo momento, tutta l’area è oggetto di un importante programma di riqualificazione industriale che prevede la realizzazione di un nuovo impianto di lavaggio, essiccamento e confezionamento di sale alimentare con l’utilizzo delle tecnologie più avanzate.

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano e la Ing. Luigi Conti Vecchi, società Syndial Eni, hanno recentemente avviato una partnership innovativa, della durata di 10 anni, per la riqualificazione storica e ambientale delle saline dell’area industriale di Cagliari. Si tratta di un progetto di valorizzazione culturale di un sito produttivo, la cui apertura al pubblico è prevista nella primavera del 2017. L’intervento del FAI prevede sia la riqualificazione e il restauro degli immobili storici della salina, sia la gestione dell’area, che sarà valorizzata attraverso la realizzazione di percorsi naturalistici e di adeguati materiali informativi.

L’archivio storico minerario di Monteponi

Uno tra i più importanti archivi industriali italiani e tra i più consistenti archivi minerari del mondo, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, custodisce la documentazione tecnica, amministrativa e commerciale prodotta dalle cessate imprese minerarie italiane e straniere che hanno operato nell’isola fin dall’Ottocento e permette la ricostruzione di oltre 150 anni di storie industriali e societarie. L’archivio è dotato di una ricca biblioteca, costituita da migliaia di libri e pubblicazioni inerenti tematiche minerarie e una importante emeroteca di oltre 20.000 riviste tecniche e scientifi, provenienti dal patrimonio librario delle società minerarie a partire dal 1860. Realizzato con il contributo del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, è ospitato nella suggestiva cornice degli ex magazzini centrali della Società di Monteponi che un tempo ospitavano forni di calcinazione, impianti di trattamento, celle per prigionieri, magazzini, ecc.

Il CICC – Centro italiano cultura del carbone, Miniera di carbone di Serbariu

La miniera di carbone di Serbariu (Carbonia), attiva dal 1937 al 1964, rappresentava una delle più importanti risorse energetiche d’Italia tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento. Data in concessione alla Società mineraria carbonifera sarda, raggiunge i livelli massimi di attività negli anni precedenti la Seconda guerra mondiale quando, nei 130 chilometri di gallerie che scendevano per oltre 300 metri nel sottosuolo, lavoravano 12.000 minatori. A partire dagli anni Cinquanta, con il ritorno a un mercato aperto, la concorrenza del più economico petrolio ne decreta il progressivo declino fino alla chiusura ufficiale nel 1971. Dopo anni di abbandono e degrado, il sito è stato recuperato e ristrutturato e attualmente è sede del Museo del carbone uno degli anchor points della rete dell’European Route of Industrial Heritage (Percorso europeo del patrimonio industriale).

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