15 Aprile 2022
Andrea Pelizza (Archivio di Stato di Venezia)
Dopo una serie di complessi esperimenti e tentativi, l’«Archivio generale veneto» venne stabilito nel 1815 da Francesco I d’Asburgo-Lorena, imperatore d’Austria e re del Regno Lombardo-Veneto.
2 Agosto 2021
Emanuela Fiorletta (Archivio centrale dello Stato, Servizio Valorizzazione e promozione culturale del patrimonio documentario)
“L’archivio non è soltanto un’arca dove conservare questi preziosi cimeli… / l’archivio è qualcosa di vivo, di pulsante, che si nutre del tempo che attraversa”. Il 21 luglio 2021 presso l’Archivio centrale dello Stato ha avuto luogo il workshop Raccontare gli archivi con la macchina da presa, che ha visto la partecipazione del direttore generale Anna Maria Buzzi, del sovrintendente Stefano Vitali, dell’archivista Dario Taraborrelli, dei direttori degli Archivi di Stato di Napoli, Candida Carrino, e di Venezia, Gianni Penzo-Doria, della regista Chiara Ronchini e dello storico Giovanni De Luna.
30 Luglio 2021
Monica Del RIo (Archivio di Stato di Venezia)
Lo scorso 10 giugno 2021 l’Archivio di Stato di Venezia ha presentato moreveneto, il sistema informativo realizzato grazie alle risorse stanziate dal Ministero della cultura – Direzione generale archivi per lo sviluppo informatico, segnando un punto nell’incessante confronto con l’obsolescenza tecnologica.
27 Marzo 2020
Claudia Salmini (già Archivista di Stato)
Maria Francesca Tiepolo (31 maggio 1925 - 13 marzo 2020), direttore dell’Archivio di Stato di Venezia dal settembre 1977 al maggio 1990, era una donna minuta, dai grandi occhi azzurri, che si spalancavano ad effetto quando voleva sottolineare la sua distanza dall’interlocutore, o diventavano ridenti nell’anticipare una battuta in arrivo.
5 Luglio 2018
Claudia Morando (già direttore dell’Archivio di Stato di Varese)
L’Archivio di Stato di Varese ha acquisito in tre diverse occasioni, tra il 1989 e il 2001, un epistolario denominato fondo Foscarini. Si tratta di un complesso di lettere indirizzate a Giacomo Maria Foscarini e in minima parte al figlio Benedetto e ad altri corrispondenti, datate dal 1788 al 1836, anche se la porzione più consistente si colloca tra il 1815 e il 1822. Quest’ultima comprende quasi esclusivamente le relazioni dell’agente di campagna Vincenzo Fiorio al proprietario Giacomo Maria Foscarini.