Il dibattito sulla sostenibilità digitale è vivo e in continuo sviluppo in questo periodo in cui l'obsolescenza dei dispositivi hardware e software è così veloce. Con la redazione di alcune linee guida specifiche e un'indagine per verificare lo stato dell'arte in diverse realtà nazionali si sta cercando di porre rimedio al problema.

Coast watch (1970) [Raleigh, N. C. : UNC Sea Grant College Program]

La conservazione dell’informazione digitale per lunghi periodi di tempo è un problema di non poco conto. Gli strumenti attualmente a nostra disposizione, come ad esempio i moderni hard disk, hanno comunque una vita breve e, se anche si riuscisse a mantenere i bit e i byte, il rischio che hardware e software correnti non siano in grado di elaborare i vecchi dati è molto forte.

Archivi, musei e biblioteche sono profondamente consapevoli di questi problemi, ma non riescono a trovare soluzioni per conto proprio.
Il progetto PERSIST, iniziativa dell’UNESCO, del Consiglio internazionale degli archivi (ICA), l’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) e altri partner, stimola il dibattito tra queste istituzioni, il governo e l’ICT del settore, al fine di promuovere la sostenibilità digitale.

Tramite il progetto sono state lanciate delle linee guida per la selezione del patrimonio digitale per la conservazione a lungo termine.
Lo scopo delle linee guida è di fornire un punto di partenza generale per biblioteche, archivi, musei e altre istituzioni culturali in sede di elaborazione delle politiche sulla selezione del patrimonio digitale.
Oltre alle linee guida, è stata lanciata un’indagine sulle politiche e le strategie nazionali per la conservazione del patrimonio digitale.

Con i risultati del Survey si cercherà di:

– dare una visione globale delle politiche e/o strategie attuali degli Stati membri dell’UNESCO;

– valutare il coinvolgimento e il ruolo dei governi o di responsabili politici nazionali sulla conservazione digitale a lungo termine;

– dare qualche idea per l’attuazione di tali politiche e strategie (dominio specifico in alternativa a cross domain, le definizioni delle responsabilità, follow-up, ecc.);

– dare una breve descrizione di alcuni esempi selezionati.

I risultati saranno riportati in forma aggregata in una relazione finale per l’UNESCO che permetterà di individuare le esigenze governative e le tendenze nelle politiche di conservazione nazionali.

L’indagine, composta da 18 domande, tra cui scelte multiple e domande a risposta aperta (per la durata di circa 10-15 minuti), si concluderà il 15 settembre 2016.

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