Sabato 26 settembre 2020, nel giardino dell’Archivio di Stato di Modena, è stato presentato il volume Lettere di Lucrezia Borgia (1494-1519), edizione critica di 727 lettere della duchessa estense, evento editoriale unico in Italia e non solo.
Lucrezia Borgia (Subiaco, Roma, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519), gran dama del Rinascimento, sta finalmente avendo la considerazione che merita grazie a una serie di eventi culturali promossi dall’Archivio di Stato di Modena, realizzati in collaborazione con il Centro studi ARCE – Archivio Ricerche Carteggi Estensi, con la partecipazione dell’Associazione culturale Terra e Identità, e con il sostegno di diverse realtà del territorio: Assessorato alla Cultura del Comune di Modena, Fondazione di Modena, Soroptimist International Club Modena, LAPAM Confartigianato Imprese Modena-Reggio Emilia, ASCOM Confcommercio Lugo di Romagna, BPER Banca.
Secoli di infamanti fake news hanno creato la leggenda nera della perfida avvelenatrice, macchiando la memoria di una giovane donna che in realtà è stata molto sfortunata in vita e lo è ancora a cinque secoli dalla morte, stante l’interruzione delle sue celebrazioni a causa della pandemia di Covid-19.
Le iniziative, avviate il 24 giugno dello scorso anno, sono riprese sabato 26 settembre nel giardino dell’Archivio di Stato di Modena, con la presentazione del volume Lettere di Lucrezia Borgia (1494-1519), edizione critica di ben 727 lettere della duchessa estense, curata da Diane Ghirardo con la collaborazione di Enrico Angiolini, e con le introduzioni di Anna Maria Buzzi (direttore generale per gli Archivi) e di Patrizia Cremonini (direttore dell’Archivio di Stato di Modena), sostenuta congiuntamente dalla Direzione generale Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e dal Soroptimist International Club di Modena, nel 60° anniversario della sua fondazione, e coedita da MiBACT-Direzione generale Archivi e Tre Lune edizioni di Mantova.
L’iniziativa ha registrato un grande successo, attirando una platea numerosa e molto qualificata nel giardino interno dell’Archivio di Stato, di impianto ottocentesco, fino ad ora mai aperto al pubblico e divenuto per l’occasione una sorta di sala conferenze all’aperto. La presentazione è stata introdotta da Lorenza Iannacci, vicedirettore dell’Archivio di Stato, che ha fatto gli onori di casa a nome del direttore Patrizia Cremonini, impossibilitata a partecipare per gravi motivi di famiglia, ricordando brevemente la biografia di Lucrezia e citando il progetto di riqualificazione del giardino. Hanno quindi preso la parola Marialucia Menegatti (Associazione culturale Ferrariae Decus), che ha illustrato i contenuti del libro riportando brani di alcune lettere, e lo studioso Michelangelo Caberletti, che ha letto un testo inviato della curatrice Diane Ghirardo, bloccata negli Stati Uniti a causa della pandemia in corso. Enrico Angiolini, docente di Paleografia presso la Scuola di archivistica paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Modena e collaboratore della Ghirardo in questa impresa, ha poi illustrato i criteri di edizione critica per le lettere del ‘500, mentre Monica Iotti, presidentessa del Soroptimist International Club di Modena, ha ricordato i sessant’anni di impegno sociale del circolo modenese, coronati dalla scelta di sostenere economicamente questa pubblicazione. Luciano Parenti, patron di Tre Lune edizioni, ha riassunto il suo impegno in progetti che coniugano un grande valore intrinseco a una veste grafica raffinata, ricercata e preziosa. Anche in questo caso, un testo scientifico, destinato agli addetti ai lavori e inserito nella collana delle Pubblicazioni degli Archivi di Stato, diventa di facile approccio anche per il grande pubblico grazie all’aspetto accattivante, agli approfonditi saggi introduttivi e al ricco apparato di note.
Al termine dell’incontro, Loredana Chines e Paola Vecchi, del comitato scientifico di ARCE, hanno dato alcune anticipazioni della mostra di prossima inaugurazione Lucretia Estensis de Borgia. Tra biografia e narrazione nelle carte dell’Archivio di Stato di Modena, dove saranno esposti veri e propri tesori documentari lucreziani dall’Archivio Segreto Estense, cuore del patrimonio dell’Archivio modenese. Qui è custodita una buona parte delle lettere oggetto di edizione critica (circa 250) e di documenti dell’archivio personale di Lucrezia, recente scoperta ed oggetto di studio di Patrizia Cremonini: uno “specchio di carte” in cui ritrovare la più veritiera immagine di Lucrezia Borgia, sposa dal 1501 di Alfonso d’Este e duchessa di Ferrara dal 1505 alla morte. Si tratta di un periodo importante nella vita della donna, complessivamente inserita in una fase storico-culturale di grande rilevanza per l’intera umanità come emerge già dalla semplice contemporaneità con la scoperta dell’America e con le straordinarie realizzazioni artistiche di Raffaello, di Leonardo che dal 1502 lavora per Cesare Borgia a Cesena e a Imola, di Bramante, Ariosto, Michelangelo e Tiziano, che nel 1516 dipinge a Ferrara tre grandi quadri per Alfonso I.
La qualità degli eventi celebrativi è stata riconosciuta e coronata dal conferimento del Premio Internazionale Cultura Arte e Spettacolo in onore di Sergio Nigri, IX edizione, assegnato sia all’Istituto che alla direttrice Patrizia Cremonini dall’Archeoclub di Bisceglie. Significativo e non casuale è il legame tra Bisceglie e Lucrezia, che ne tenne il titolo ducale per un paio d’anni, al tempo del suo secondo matrimonio con Alfonso d’Aragona, figlio naturale di Alfonso II re di Napoli.
Proprio per la sua rilevanza internazionale, si è scelto di far coincidere la data dell’evento con le Giornate Europee del Patrimonio, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, che quest’anno ha avuto come tema Heritage and Education – Leraning for life (Patrimonio e Educazione – Imparare per la vita).
Con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archivistico e mettere in pratica esperienze di formazione sperimentale per gli studenti, le carte lucreziane, inoltre, sono state anche oggetto di diversi progetti didattici avviati fin dal 2016, con la pubblicazione nel 2017 del volumetto Adotta un duca o una duchessa d’Este. Viaggio nell’animo di Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara: delicatezza, senso di giustizia e profondità spirituale nelle lettere conservate nell’Archivio di Stato di Modena (Edizioni Il Fiorino Modena, stampato grazie al contributo del Rotary Club L. A. Muratori di Modena), e ripresentati nell’ambito dell’appuntamento annuale promosso su tutto il territorio regionale dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia Romagna Quante storie nella Storia. 19a Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio (4-10 maggio 2020).
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