Si è conclusa con successo la XVIII Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in archivio (6-12 maggio 2019) da sempre nota con il titolo di “Quante storie nella storia”, organizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna, dall’IBC – Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, dall’ANAI – Sezione Emilia-Romagna - Gruppo di lavoro sulla didattica, in collaborazione con Archivi di Stato e archivi di Province e Comuni dell’Emilia-Romagna.
L’Archivio di Stato di Piacenza, che partecipa all’organizzazione della Settimana fin dalla seconda edizione, contribuisce alla manifestazione presentando alla cittadinanza i frutti dei laboratori didattici svolti dagli studenti durante l’anno scolastico. La ricerca nei fondi archivistici dell’Istituto si è svolta in collaborazione con altri archivi e istituzioni della città. Le attività didattiche, che hanno coinvolto circa 1.000 studenti, sono state coordinate dall’archivista Anna Riva la quale collabora con scuole e istituti di ogni ordine e grado. Negli ultimi anni, accanto agli esiti tradizionali dei laboratori, come mostre e volumi a stampa, gli studenti hanno sperimentato nuove forme espressive come graphic novel, e-book e installazioni video.
Presso l’Archivio di Stato la classe II scientifico C del Liceo ginnasio “Melchiorre Gioia”, coordinata dalle docenti Paola Gozzi, Sabrina Paraboschi e Maria Carla Scorletti, ha presentato un e-book dal titolo Dentro la ruota. Nati e abbandonati: storia di bambini, dedicato alla condizione dei bambini nel XIX secolo, studiata nei documenti ottocenteschi del Brefotrofio di Piacenza conservati in Archivio e prendendo in esame i luoghi dell’abbandono a Piacenza, in collaborazione con l’Azienda USL di Piacenza. La ricerca sulle fonti è stata arricchita dalla lettura di romanzi sulla storia di due esposte veneziane e dalla visita all’Istituto per l’infanzia Santa Maria della Pietà di Venezia. La presentazione è stata accompagnata dall’orchestra del Liceo ginnasio “Melchiorre Gioia” diretta dal maestro Franco Marzaroli.
Tra santi ed eroi. Sant’Antonino di Piacenza, eroe della città è invece il titolo del lavoro svolto e presentato dagli studenti della II A classico incentrato sulle rappresentazioni del mito greco e sui valori eroici della cultura latina, a partire dall’analisi di fonti letterarie ed iconografiche nonché del Museo della basilica di sant’Antonino. Grazie all’esame di fonti archivistiche conservate in Archivio di Stato e presso l’Archivio Capitolare della basilica del santo, i ragazzi hanno riconosciuto nella raffigurazione di sant’Antonino (santo patrono della città di Piacenza) tutti i caratteri dell’eroe classico dedicandogli un profilo Instagram. Il lavoro è stato coordinato dall’insegnante di latino e greco Alessandra Tacchini e la sottolineatura musicale è stata affidata alla violoncellista Gilda Fornari.
L’ultima presentazione didattica si è tenuta presso il Museo Geologico “Giuseppe Cortesi” di Castell’Arquato (Pc) ad opera della III B classico dell’indirizzo New Media del Liceo ginnasio “Melchiorre Gioia”, con un’istallazione video dal titolo Corpo di mille balene, un percorso multimediale incentrato sulla figura della balena vista come simbolo. Per realizzare il video sono state utilizzate fonti classiche, bestiari medievali, testi di scrittori novecenteschi, spezzoni di film, fotografie, opere d’arte, accompagnate dalle musiche che Vinicio Capossela ha dedicato al viaggio della Balena Goliath che oltre quaranta anni fa toccò anche Piacenza. Il Museo Cortesi ospita, tra l’altro, i resti di balenottere fossili dello strato del Piacenziano. Il lavoro, al quale hanno collaborato tutti gli insegnanti della classe, è stato coordinato dall’insegnante Monica Massari.
Per saperne di più
Il profilo Instagram We can be heroes (II A classico – Liceo ginnasio “Melchiorre Gioia”)
L’installazione Corpo di mille balene (III B classico, indirizzo New Media – Liceo ginnasio “Melchiorre Gioia”): video e su Prezi