Sono stati pubblicati il 2 ottobre in rete gli Actes du 9e Colloque des archivistes de l’Arc alpin occidental – Rasteau – Vaison-la-Romaine (https://archives.vaucluse.fr sotto la voce actualités). Gli Archivisti dell’Arco Alpino Occidentale si riuniscono alternativamente in Italia, Francia e Svizzera, dal 1993, per discutere di argomenti di comune interesse.
Nei pressi di Avignone, nei giorni 18 – 19 ottobre del 2019, questo gruppo informale di amici e colleghi si è incontrato per il suo nono convegno sul tema di ciò che manca nei nostri archivi e di come vi si può far fronte. Si è partiti dalla constatazione che gli archivi sono necessariamente una traccia parziale della documentazione originariamente prodotta. Si è riflettuto su diversi esempi che testimoniano come lo stato attuale delle fonti disponibili dipenda da perdite accidentali o volontarie, non sempre accettabili. Queste lacune risultano più o meno rimediabili. Talora le responsabilità delle amministrazioni e degli archivisti nella distruzione delle prove di eventi che pesano sulla memoria collettiva assumono aspetti drammatici. Le riflessioni del convegno sono perciò anche finalizzate a rendere più consapevole il lavoro degli archivisti per governare nel modo più ragionevole la necessaria selezione di ciò che può essere conservato (anche con riferimento agli archivi elettronici). Talvolta, a posteriori, il paziente lavoro investigativo di archivisti e storici riesce a reintegrare in parte le lacune dell’affresco scrostato giunto fino a noi, o almeno a interpretarne il senso.
Si riporta qui l’indice degli atti per apprezzare la varietà degli interventi.
Prima sessione – Archivi pubblici – Pratiche professionali
Moderatore : Jean Luquet, direttore degli Archives départementales de Savoie
Erika Cristina (Archivio di Stato di Torino) – Ricchezze e lacune di uno dei più importanti Archivi di Stato italiani: quello di Torino.
Bernard Thomas (Archives départementales de Vaucluse) – Gli archivi della Legazione pontificia di Avignone. Dalla perdita di un fondo alla sua ricostruzione virtuale.
Antonella Pieri (Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta) – Un formaggio virtuale con dei buchi reali. O del come selezionare gli archivi elettronici.
Marie-Claire Pontier (Archives départementales des Bouches-du-Rhône) – L’esperienza del gruppo di lavoro per la redazione delle linee guida per la valutazione, la selezione e il campionamento degli archivi pubblici.
Barbara Kräuchi e Guido Koller (Archives fédérales suisses) – La preparazione prospettica della selezione.
Seconda sessione – Archivi privati e di comunità
Moderatore: Marco Carassi, già direttore dell’Archivio di Stato di Torino
Gabriella Ballesio (Archivio della Tavola Valdese, Torre Pellice) – Perdere un archivio per salvarlo: gli archivi valdesi affidati à Cambridge nel 1658.
Davide Bobba (Archivio di Stato di Asti) – La costruzione dell’autobiografia personale e familiare dell’aristocratico Giuseppe Adolfo Roero di Cortanze attraverso la selezione e il riordinamento dei suoi archivi fatto dal produttore stesso.
Federica Tammarazio (archivista e storica dell’arte, Torino) – Un artista senza bohème senza strambezze: le lacune provocate nell’autobiografia archivistica dello scultore e organizzatore culturale fascista Michele Guerrisi.
Renzo Iacobucci (Archivio del Moderno, Accademia di architettura, Università della Svizzera Italiana) – La selezione dei documenti nei fondi degli architetti dell’«Archivio del Moderno».
Terza sessione – Archivisti e storici tentano di colmare le lacune
Moderatore : Gilbert Coutaz, direttore emerito degli Archives cantonales vaudoises
Paola Caroli (Archivio di Stato di Torino) – Il fondo Casa di Sua Maestà all’Archivio di Stato di Torino: storie di vuoti, assenze e dispersioni.
Claude-France Hollard (conservateur en chef du patrimoine honoraire) – Una storia di sparizioni: il caso degli archivi della casata dei Baux, principi d’Orange (metà XII sec. -1417).
Stefano Gardini e Valentina Ruzzin (Archivio di Stato di Genova e Università di Genova) – Inquiratur in Curia romana. Jacopo Doria, annalista e archivista municipale di Genova, e l’integrazione della lacune documentarie degli archivi nel XIII secolo.
Moderatore: Jean Luquet, direttore degli Archives départementales de Savoie
Gilbert Coutaz (Archives Cantonales Vaudoises) – La storia della Svizzera e i suoi “vuoti di memoria”.
Rosanna Cosentino e Marinella Bianco (archiviste fondatrici della società Acta Progetti) – Gli archivi delle imprese tessili: come colmare le lacune in modo creativo.
Emmanuelle Combet (Archives départementales de Savoie) – Sulla raccolta delle memorie della Prima Guerra Mondiale.
Emilie Poirson (Institut National des Sciences Appliquées, Lyon) – Come organizzare una esposizione senza archivi.