L’Ufficio Storico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri è stato istituito nel 1965 come sezione di un altro ufficio per diventare autonomo due anni dopo. Soppresso nel 1980 nell’ambito di una revisione ordinativa dello stesso Comando Generale, è stato ripristinato nel 1987 e progressivamente si è portato al medesimo livello degli altri uffici storici delle Forze Armate. Aperto al pubblico a partire dai primi anni Novanta, dal 2013 è presente sul sito dell’Arma con una pagina web dedicata allo scopo di informare i cittadini.
Nato essenzialmente per raccogliere la documentazione relativa ai militari dell’Arma dei Carabinieri e collegata alle vicende più significative per la storia istituzionale, l’Ufficio progressivamente si è trasformato in un’istituzione culturale che soddisfa diverse funzioni: in questa sede la più significativa è quella di archivio storico per tutta l’Arma dei Carabinieri; la seconda è di sostenere l’azione di comunicazione istituzionale per la Storia dei Carabinieri; la terza è di promuovere le attività a supporto del Museo Storico dell’Arma che, a sua volta, custodisce un proprio archivio storico; infine, produce con risorse interne un periodico dedicato alla divulgazione della storia dell’Arma, il «Notiziario Storico dell’Arma dei Carabinieri», scaricabile gratuitamente dal sito istituzionale.
A partire dal 2008, l’Ufficio Storico ha impostato una nuova azione d’intervento sulla documentazione che aveva cessato interesse amministrativo e per la quale si poteva individuare un interesse storico, promuovendo alcune disposizioni interne che hanno consentito la messa in tutela di una parte della documentazione più significativa ancora presente presso i comandi e gli uffici. Tale attività si è sviluppata su diversi assi e distinti livelli gerarchici con risultati alterni legati alle vicende delle carte dei singoli comandi. In ogni caso, dopo una fase iniziale legata al censimento delle carte, si è avviata progressivamente una seconda fase di lungo periodo e ancora in atto riservata alle operazioni di versamento all’interno dell’Archivio Storico dell’Ufficio che assolve le funzioni di archivio di concentramento.
La collaborazione avviata da alcuni anni con la Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari della Sapienza-Università di Roma e, in particolare, con la cattedra di Archivistica Generale del Professor Gianni Paoloni, ha consentito di avviare alcune operazioni preliminari di riorganizzazione di alcuni fondi archivistici versati nel corso degli ultimi anni. In particolare poi, nel corso del 2017, è stata sostenuta la prima tesi dedicata al riordinamento archivistico di un piccolo fondo denominato Compagnia Carabinieri di Modica e reparti dipendenti ora posto in libera consultazione.
Inoltre, nell’ambito delle iniziative tese ad aprire ulteriormente l’Ufficio e l’Archivio alla ricerca dei cittadini, è stata siglata una convenzione con il CNR allo scopo di trasformare le banche dati e gli schedari cartacei in un unico sistema di consultazione accessibile anche agli utenti garantendo una più ricca qualità dei servizi offerti. Infatti, l’Ufficio Storico, oltre ad avere la sala studio disponibile per le ricerche in sede da parte degli utenti, offre anche un servizio di ricerca a distanza che costituisce un elemento estremamente significativo e apprezzato dai cittadini italiani e talvolta stranieri che si avvicinano alla ricerca storica. Se la maggior parte delle attività di ricerca è concentrata sulle vicende genealogiche della famiglia di origine, un’altra fetta importante è legata alle istanze avanzate da uniformologi e appassionati di autovetture alla ricerca di informazioni di dettaglio. Un numero più limitato di utenti invece si dedica alla ricerca storica più tradizionale per ricostruire vicende accadute sul territorio nazionale o, talvolta, anche all’estero, allo scopo di individuare possibili piste di ricerca che l’archivio qualche volta consente di reperire.
Per quanto riguarda il patrimonio archivistico e librario la datazione cronologica parte dalla metà degli anni venti del XIX secolo sino ai tempi più recenti. Infatti, la parte immediatamente accessibile alla consultazione è costituita da una grossa miscellanea denominata “Documentoteca” realizzata con la costituzione dell’Ufficio e destinata a raccogliere la documentazione che i comandi e gli uffici versavano all’Ufficio Storico. Tale miscellanea, della consistenza di circa 2.800 buste, è stata sottoposta ad un’attenta schedatura attraverso una serie di parole chiave che hanno dato vita a un soggettario che aveva lo scopo di agevolare la ricerca da parte del personale dell’Ufficio.
Per quanto riguarda la consistenza, oltre alla Documentoteca, sono consultabili sia la fototeca composta da circa 15.000 fotografie e negativi, nonché una biblioteca annessa all’archivio dedicata principalmente alla storia militare e in particolare alla storia dell’Arma dei Carabinieri e dei suoi militari. In realtà, nel corso degli ultimi dieci anni, sono stati versati numerosi fondi archivistici da diversi comandi e uffici dell’Arma attualmente in fase di schedatura. La tesi di laurea dedicata ad un inventario archivistico permette di ipotizzare la progressiva apertura alla consultazione di altri fondi archivistici man mano che le operazioni di inventariazione si potranno considerare concluse.
Per saperne di più
L’Ufficio storico dell’Arma dei Carabinieri
Sulla storia della gestione documentaria si veda Flavio Carbone, Tra carte e caserme – Gli archivi dei Carabinieri Reali (1861-1946), Roma, Stato Maggiore della Difesa – Ufficio Storico, 2017 (il volume cartaceo a richiesta inviando mail a quinto.segrstorico@smd.difesa.it, ma è sfogliabile on-line cliccando qui
Il «Notiziario Storico dell’Arma dei Carabinieri»