È dal 2010, dall’inizio dell’elaborazione del progetto Archipedia, che l’Archivio fiorentino ha ideato una proposta educativa articolata su un ventaglio nutrito di argomenti e strumenti di indagine della realtà documentaria conservata. 

I percorsi presentati annualmente sono inseriti nel collaudato circuito di iniziative formative del Comune di Firenze rappresentato dal programma Chiavi della città, offerto dall’Assessorato all’educazione alle scuole elementari e medie inferiori della città, con il sostegno del Portaleragazzi dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze. Sino all’anno passato questi itinerari strutturati, visite-laboratorio, avevano proposto documenti appartenenti al lontano passato, ai momenti topici della storia di Firenze: Rinascimento , Ottocento, anche se va detto che i temi selezionati (ad es. città, famiglia, unità d’Italia) si riteneva rappresentassero soggetti “caldi”, vicini alle problematiche attuali, e quindi capaci di esercitare una certa attrazione su docenti e studenti. L’interesse mostrato dalle scuole per tali percorsi, tuttavia, non ha corrisposto adeguatamente alle aspettative e agli sforzi organizzativi profusi.
Per l’anno scolastico 2015-2016 l’Archivio ha pertanto ritenuto di dovere operare una inversione di rotta, elaborando un nuovo percorso didattico, centrato piuttosto sulla contemporaneità e, per onorare l’appuntamento della Giornata della memoria, ha puntato l’attenzione su un evento come l’applicazione delle leggi razziali nella Scuola, che ha lasciato tracce nel vissuto sociale attuale, e che si presta a riflessioni importanti su concetti come cittadinanza, esclusione, eccetera.
A partire dalla domanda su cosa significasse per un bambino del 1938 essere strappato ai propri compagni, alla maestra, esser segnato come appartenente a una “razza” diversa, “inferiore”, il percorso ha proposto di esaminare i registri di una sezione speciale, “Ebraica”, della scomparsa Scuola elementare “Regina Elena” di Firenze. Si tratta di documenti che nella apparente loro ordinarietà, “banalità” amministrativa, non fanno immediatamente percepire il male veicolato, ma che, a ben leggerli, consentono di riportare alla luce tracce della tragedia vissuta in quella Sezione particolare, prima tappa di un processo di segregazione e annientamento.
Le scuole hanno risposto molto positivamente alla nuova proposta. Il numero delle iscrizioni è notevolmente aumentato. Considerato l’interesse, anche per l’anno scolastico 2016-17, l’Archivio ha riproposto il percorso associandone un altro sull’alluvione del 1966: e siamo già in grado di affermare che la risposta da parte delle Scuole è molto lusinghiera: favorite anche dalla diffusione più capillare delle informazioni circa l’offerta formativa degli istituti del Beni culturali, promossa dal Centro servizi educativi della Direzione Educazione e Ricerca, le iscrizioni sono raddoppiate rispetto agli anni passati.

Progetti di Alternanza scuola -lavoro.
Dal 2015- 2016, un particolare incremento ha subìto l’attività del servizio educativo relativa ai progetti di Alternanza scuola-lavoro, già avviati in applicazione dell’art. 18 della legge 24 giugno 1997 n. 196, e recentemente resi obbligatori dalle nuove disposizioni normative previste dalla legge 13 luglio 2015 n. 107. L’Archivio è stato contattato da numerose scuole, alla ricerca alquanto frenetica di partner per progetti di collaborazione ora divenuti curricolari, secondo le nuove modalità introdotte dagli accordi tra MIUR e MIBACT, che mirano alla diffusione di una specifica, ampia, “educazione al patrimonio culturale”. Per problemi oggettivi di personale e di compatibilità con le attività ordinarie di Istituto, le convenzioni stipulate si sono limitate a quattro scuole (liceo classico “Niccolò Machiavelli”, licei scientifici “Guido Castelnuovo”, “Niccolò Rodolico”, “Ernesto Balducci”), mentre è stata avviata una collaborazione con due progetti di alternanza esterni: liceo classico “Galileo” e Educandato della SS. Annunziata di Firenze.
Gli studenti dei gruppi impegnati nei quattro progetti hanno avuto modo di presentare al pubblico (compagni, famiglie e docenti delle rispettive scuole, oltre che alla cittadinanza) quanto sperimentato in Archivio in occasione delle Giornate europee del Patrimonio (24-25 settembre 2016).
Le visite didattiche che i gruppi di studenti sono stati chiamati ad animare con grande successo di pubblico hanno riguardato due distinti argomenti.
Catasti: mappe e registri per una storia della proprietà: gli allievi del liceo classico “Machiavelli” di Firenze hanno illustrato i documenti con i quali si può ricostruire la storia della propria casa o di un territorio, a partire dall’archivio otto-novecentesco del Catasto generale toscano.
I Toscani nella Grande guerra attraverso i ruoli matricolari dei soldati: gli allievi del liceo scientifico “Balducci” di Pontassieve e dei licei scientifici di Firenze “Niccolò Rodolico” e “Guido Castelnuovo” hanno parlato dei Ruoli matricolari e dei fascicoli del Tribunale militare della Grande Guerra, dando voce ai documenti d’archivio e alle storie dei soldati.
Non è possibile sottovalutare le nuove responsabilità e il carico di lavoro che derivano all’Istituto dall’adesione ai progetti di Alternanza scuola-lavoro. Occorre segnalare infatti quelle che sono le criticità che ci auguriamo possano essere risolte nell’ assestamento dell’iniziativa, prima fra tutte la insufficiente assistenza da parte dei docenti della scuola, e d’altra parte la necessità di una presenza continuativa di personale interno per tutoraggio degli stagisti, minorenni per lo più e non abituati ad una esperienza autonoma, professionalizzante. A prescindere dalle particolari modalità che occorre adottare per rendere una normale routine lavorativa comprensibile, varia e attraente, si presenta in effetti problematico, ad esempio, ogni lavoro di schedatura su documentazione originale da affidare agli studenti, in assenza di personale di sorveglianza. Sarebbe dunque oltremodo opportuno prevedere la presenza e l’assistenza di collaboratori esterni, esperti di archivistica (ad esempio diplomati della Scuola di archivistica ) che, finanziati dalle scuole stesse (ai sensi del comma 11 , L. 13 luglio 2015, n. 107, c. 39), fornissero assistenza a tali attività.
D’altra parte, le opportunità offerte dalla progettazione collaborativa degli istituti dei beni culturali e delle scuole di forme di Alternanza scuola-lavoro nei percorsi educativi curricolari sono davvero importanti. Contribuire all’imprinting delle nuove generazioni, instillando i principi di una cura per l’eredità culturale tramandata, rappresenta una sfida per cui vale la pena di investire energie. Persino un Istituto di grande tradizione, ben noto a livello scientifico internazionale e già carico di attività e impegni, può trovare nei progetti di alternanza, se adeguatamente elaborati e seguiti, una grande opportunità per farsi ulteriormente conoscere e sostenere, avvicinando docenti, studenti e famiglie ai contenuti della propria missione culturale e civile e proponendosi come un luogo “amico” per la collettività allargata della cittadinanza.
Per questo l’Archivio, anche per il 2016-2017, ha già accolto vari progetti di Alternanza che avranno per oggetto il recupero ed il restauro di documentazione alluvionata, la schedatura e la digitalizzazione della serie Storia contemporanea della Fototeca della Casa editrice Sansoni, oltre al già sperimentato progetto La grande guerra nei registri dei Ruoli matricolari del Distretto militare di Firenze Pistoia e Arezzo.

Per saperne di più

Il progetto Archipedia

Il programma Chiavi della città

Il Portaleragazzi

Percorso Cinquant’anni fa l’alluvione in Archivio

Progetti alternanza scuola-lavoro licei “Niccolò Machiavelli”, “Guido Castelnuovo”, “Niccolò Rodolico”, “Ernesto Balducci”

Video prodotto al termine dell’esperienza didattica del progetto realizzato con il liceo classico “Galileo” e l’Educandato della SS. Annunziata di Firenze

 

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