Il Sistema informativo degli Archivi di Stato (SIAS) descrive, a livelli di approfondimento differenziati, il patrimonio documentario di 94 Archivi di Stato e 29 Sezioni. Da più di un decennio esso costituisce un importante strumento di informazione aggiornata sul patrimonio archivistico della rete degli Archivi di Stato italiani, ma sconta ormai una pronunciata arretratezza tecnologica, che ne condiziona sia la gestione che la fruizione.
Da qualche mese si è quindi posto il problema di contrastare il rischio che, con il progredire dell’obsolescenza delle sue componenti tecnologiche, vadano perdute anche le informazioni che in esso sono state negli anni accumulate. È stato quindi avviato un percorso per la migrazione del SIAS in un nuovo ambiente. Si è cominciato con le descrizioni dei complessi archivistici (fondi, serie, sottoserie, ecc.), dei soggetti produttori e dei soggetti conservatori che, grazie ad una convenzione sottoscritta dall’Istituto centrale per gli Archivi (ICAR) con la Scuola normale superiore di Pisa, sono stati trasferiti, all’interno di una istanza del database del Sistema informativo delle Soprintendenze archivistiche, che si è dimostrato in grado di accogliere i dati senza eccessivi problemi, salvo pochissimi aggiustamenti dei campi. Dopo alcuni test, la migrazione definitiva è stata effettuata il 13 giugno.
Nei prossimi mesi gli Archivi di Stato potranno lavorare ad aggiornare, integrare e migliorare la qualità dei dati descrittivi, mentre contemporaneamente sarà predisposta una nuova interfaccia per la ricerca e la consultazione dei dati da parte degli utenti. Inoltre, si provvederà anche a recuperare in un nuovo ambiente anche le descrizioni delle unità e le riproduzioni digitali dei documenti pubblicate in SIAS.