Un contributo importante della Fondazione Fedrigoni Fabriano alla storiografia cartaria internazionale.

© Fondazione Fedrigoni Fabriano

Nel settembre 2019 la Fondazione Fedrigoni Fabriano ha dato avvio alla consultazione on line del Corpus Chartarum FABRIANO, la raccolta di carte filigranate prodotte dai mastri cartai di Fabriano dal 1267 ai giorni nostri, prezioso strumento per la datazione di documenti, manoscritti e incunaboli sine data et loco, conservati negli archivi di tutto il mondo.
Il progetto di identificazione, catalogazione e digitalizzazione di tutte le carte filigranate conservate all’interno dell’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano è stato avviato dalla Fondazione Fedrigoni a seguito dell’acquisizione, nel 2016, della Collezione di Augusto Zonghi, costituita da 2.213 carte, delle quali 1.697 filigranate, datate e fabbricate a Fabriano tra il 1267 e il 1798.
Le carte provengono principalmente dall’Archivio Storico Comunale di Fabriano, dal Fondo Brefotrofio dello stesso archivio, dall’Archivio Notarile Mandamentale di Fabriano, dall’Archivio Comunale di Fano e sono tutte prive di scrittura ma datate. Completano la raccolta un album dove Zonghi ha riprodotto 1.887 figure di segni copiati in ricalco dai fogli filigranati originali e un registro con l’inventario manoscritto, dove sono descritte anche filigrane che Zonghi non ha potuto prelevare dall’archivio, con l’indicazione di dove si trova il documento. Nell’inventario sono riportati il numero progressivo della collezione, la data, la filigrana (descrizione), il numero dei “filoni”, le dimensioni, la provenienza ed i riferimenti relativi agli originali o ai campioni di carta, parametri quindi utili a fornire informazioni sulla filigrana (se presente) e sulle caratteristiche morfologiche della carta.

Alla digitalizzazione della Collezione Zonghi seguirà quella della Raccolta del duca Luigi Tosti di Valminuta, formata nel 1946 dall’allora consigliere delegato delle Cartiere Miliani da cui prende il nome, che riunisce oltre 1.500 filigrane datate a partire dal 1785 e prodotte da cartiere italiane ed estere, tra le quali sarà necessario identificare ed estrapolare gli esemplari delle cartiere fabrianesi.

Le carte fabrianesi sono state analizzate con le più sofisticate tecnologie con l’obiettivo di fornire elementi utili a studiosi e ricercatori per il confronto dei soggetti simili e nel catalogo viene fornita l’indicazione del luogo di provenienza del documento, la data del foglio filigranato, la posizione e, rispetto ai filoni, la distanza (portata) fra i filoni adiacenti e l’altezza, la larghezza e lo spazio misurato in centimetri occupato da 20 vergelle (densità delle vergelle secondo Zonghi). La piattaforma web permette all’utente di effettuare ricerche, ma anche interfacciarsi con il CCF proponendo le proprie conoscenze e informazioni.
Parte da qui anche il percorso di candidatura della carta e della filigrana di Fabriano a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Il Corpus Chartarum FABRIANO è la testimonianza materiale della filigrana come espressione, conoscenza, know-how e tradizione di un territorio, trasmesso di generazione in generazione e riconosciuta in ogni parte del mondo, prova di un saper fare radicato che produce carta da oltre otto secoli senza interruzioni. Carte antiche che riportano alla luce “segni” (filigrane) di una tradizione plurisecolare, linguaggi e tecniche di un territorio che hanno reso Fabriano “la città della carta” per eccellenza. La candidatura sarà avviata dalla Pia Università dei Cartai, continuatrice diretta senza interruzioni della gloriosa corporazione medioevale e interprete della secolare tradizione cartaria fabrianese, con il supporto della Fondazione Carifac, Fondazione Fedrigoni Fabriano e Comune di Fabriano.

Per saperne di più

www.fondazionefedrigoni.it

 

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