Anche quest’anno la AAA/Italia - Associazione nazionale archivi di architettura contemporanea ha dedicato una giornata ai fondi di architetti, ingegneri, designer, attraverso una quindicina di eventi organizzati dai propri soci intorno alla metà di maggio.

olivetti ivrea

Palazzo Uffici 1, anni Sessanta, Ivrea / Associazione Archivio Storico Olivetti, Fondo Lastre

Esposizioni temporanee, seminari, convegni e visite guidate hanno animato le diverse sedi, ma potremmo dire anche i diversi siti e i canali social, dal momento che una parte almeno delle iniziative si è decisamente orientata verso il web, tra dirette Facebook e mostre virtuali. Da parte di tutti, il desiderio di aprire gli archivi a varie forme di dialogo con il mondo esterno, per raggiungere, coinvolgere e informare i non addetti ai lavori, superando la soglia dell’“utenza” consueta, quella degli studenti e dei ricercatori.
Il sottotitolo della IX Giornata degli archivi di architettura, «Cantieri, produzione, servizi», stava ad indicare le declinazioni possibili del tema prescelto, quello dei «Luoghi del lavoro».
C’è chi è uscito dalle proprie sedi, collegando progetti e opere realizzate. Questo è il caso ad esempio dell’itinerario guidato, proposto agli amanti della bicicletta dall’Ordine degli architetti di Bologna, che permetteva di visitare aree urbane collegate alla storia di impianti, officine e serbatoi del gas e dell’acqua, per concludersi fra le carte d’archivio (“Cicloarchivi 10”).

C’è chi ha lavorato valorizzando una rete di istituzioni territoriali, di luoghi ed enti conservatori, facendo leva sull’apporto di tutti. A Roma il MAXXI e l’Ufficio beni storici e culturali del CONI hanno raccontato attraverso un video documentario le fasi di sviluppo dei rispettivi cantieri. A Rovereto il Mart, proponendo una riflessione sulle “Fonti per una storia delle architetture del lavoro in Trentino”, ha coinvolto la Soprintendenza per i beni culturali, l’Archivio provinciale e l’Archivio storico del Comune. La Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo, abituata da anni a collaborare con il Polo regionale museale di arte moderna e contemporanea, ha arricchito il programma nazionale con una mostra – “Omaggio alle Officine Ducrot” – e un convegno su “I luoghi della civiltà del lavoro nel XX secolo”.
La Giornata è stata occasione per dare visibilità a numerosi progetti di stabilimenti industriali e strutture recettive: fra questi, spiccano schizzi e prospettive di Nino e Paolo Rosani. Il fondo prodotto dal loro studio di architettura (1958 – 2010) è conservato presso il Dipartimento Interateneo di Scienze progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino. Gli archivi permettono di sondare ciò che è stato realizzato e ciò che è rimasto sulla carta, o dismesso, o demolito, o trasformato infine nella forma o nell’uso. Lo CSAC di Parma si è soffermato sul rapporto che lega progetto, recupero e mutata destinazione dello spazio creato per Dino Gavina a San Lazzaro di Savena, nel 1960. La fabbrica, progettata per Gavina dagli architetti e designer Achille e Pier Giacomo Castiglioni, di cui lo CSAC detiene l’archivio, è divenuta sede attuale della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, inaugurata nel 2018 con la mostra “Universo Futurista”.
In alcune sedi l’attenzione si è concentrata sui servizi: ecco dunque materiali d’archivio relativi a scuole pilota, teatri-albergo, stazioni marittime, come quelli dei fondi di Pietro Aschieri e Federico Gorio all’Accademia di San Luca di Roma, oppure legati a studi professionali, come quello di Albe e Lica Steiner (AALS) al Politecnico di Milano; o ancora connessi alla realizzazione di palazzi per uffici. Emblematico, in tal senso, il Palazzo per Uffici Olivetti a Ivrea: l’Associazione Archivio Storico Olivetti gli ha dedicato un incontro di approfondimento per rileggerne la storia e le principali modificazioni, intervenute nel corso di quasi sessant’anni dall’inizio dei lavori. Edifici destinati a servizi sono anche quelli progettati da Italo Gamberini, Raffaello Fagnoni e Leonardo Ricci, conservati all’Archivio di Stato di Firenze, e oggetto di una giornata di studi (alla quale è dedicato il contributo di Chiara Cappuccini).

Il motivo del cantiere come luogo di lavoro ha occupato una posizione di spicco fra le iniziative della Giornata, documentato in modo preponderante dall’immagine fotografica, tra scatti rubati e occasionali e sguardi d’autore – come nel caso dell’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia (cfr. gallery su Instagram e album dedicato su Facebook). La fotografia dei cantieri architettonici testimonia diverse fasi progettuali e restituisce i passaggi indispensabili per conoscere procedimenti, tecnologie e materiali. Attraverso le immagini l’Archivio Quirino De Giorgio di Vigonza ha mostrato la stretta collaborazione dell’architetto con le sue maestranze, l’assidua presenza sulle impalcature; e ancora grazie alle immagini l’archivio di Vittorio Giorgini, a Baratti, ha potuto illustrare il cantiere sperimentale di Casa Saldarini, sulla cui originalissima forma “nessun ingegnere ebbe il coraggio di provare a sviluppare calcoli strutturali”.
Grazie al tema specifico dei Luoghi del lavoro, la Giornata ha registrato uno spostamento di casi studio verso il secondo ‘900, permettendo di concentrare l’attenzione su progetti e realizzazioni spesso poco tutelate e maggiormente esposte a rischio. D’altra parte, la presenza di nuovi soci e lo stimolo offerto dai temi delle giornate porta a ridefinire – anno dopo anno – una mappatura del patrimonio documentario conservato in Italia. I materiali portati in luce in occasione della IX Giornata degli archivi di architettura diventano base di ricerche e riflessioni future per la AAA/Italia, oltre che argomenti destinati alla redazione dell’annuale Bollettino. Sarebbe bello trovare il modo di valorizzare quanto emerso attraverso ulteriori reti nazionali, a partire dal Portale degli archivi degli architetti, che potrebbe accogliere esempi, opere, nuovi percorsi.

Per saperne di più

Le Giornate Nazionali degli Archivi di Architettura

Bologna: l’itinerario guidato di Cicloarchivi 10

Roma, MAXXI e CONI: i cantieri

Nino e Paolo Rosani: schizzi e prospettive

Roma, Accademia di San Luca: fondi di Pietro Aschieri e Federico Gorio

Archivio di Stato di Firenze: Tre eccellenze fiorentine (Firenze, auditorium dell’Archivio di Stato – 13 maggio 2019)

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