I vincitori dell'edizione 2016 dei Digital Preservation Awards sono stati annunciati a Londra il 30 novembre scorso.
I vincitori dell’edizione 2016 dei Digital Preservation Awards sono stati annunciati a Londra il 30 novembre.
L’edizione 2016 è stata la più partecipata e internazionale delle precedenti, con progetti arrivati da tutti i continenti e ha premiato le persone e le organizzazioni che più hanno innovato e contribuito nel campo della conservazione digitale.
I vincitori di quest’anno sono stati, per ciascuna categoria:
- Ricerca e innovazione: Dutch National Coalition for Digital Preservation and NDE, Constructing a network of nationwide facilities together, “Unire le forze per la nostra memoria digitale” è il motto di questo progetto olandese che ha come obiettivo lo sviluppo di una infrastuttura nazionale per la conservazione digitale che superi la frammentazione attuale e permetta una collaborazione fra diversi domini di ricerca;
- Insegnamento e comunicazione: The National Archives and The Scottish Council on Archives, Transforming Archives/Opening Up Scotland’s Archives, un progetto triennale fra Inghilterra e Scozia che si è impegnato nella formazione una nuova generazione di archivisti prevalentemente orientati alle problematiche della conservazione digitale;
- La più importante ricerca di studenti sulla conservazione digitale: Anthea Seles, University College London and The Transferability of Trusted Digital Repository Standards to an East African context’, uno studio approfondito sulla possibilità di applicare gli standard e le prassi di conservazione digitali nel particolare contesto socio-econmico, culturale, accademico e infrastrutturale dell’Africa Orientale;
- Progetti di conservazione digitale applicati all’industria: HSBC, Global Digital Archive System (GDA), il progetto e l’attuazione di strategie di conservazione digitale applicato agli archivi del gruppo bancario HSBC;
- Salvaguardare l’eredità digitale: Amsterdam Museum and Partners, The Digital City revives: A case study of web archaeology, un caso di archeologia digitale applicato alla DDC, la prima città virtuale creata nel 1994 come primo sito internet olandese, e oggi in corso di salvataggio dal Museo della Città di Amsterdam;
- Premio di adesione alla Digital Preservation Coalition: Brewster Kahle, Internet Archive, il celebre sito che permette di tornare “indietro nel tempo” attraverso la Wayback Machine e visualizzare le pagine web come se fossimo nel passato.
Qui si può visualizzare il video della cerimonia di premiazione