Fino al 25 febbraio si può partecipare alla votazione online per scegliere i vincitori del Digital Humanities Awards 2016. Tra i progetti in gara in questa edizione gli archivi rivestono un ruolo importante.
I Digital Humanities Awards sono un concorso internazionale istituito nel 2012 che permette di votare direttamente online per i progetti di Digital Humanities che sono stati presentati nell’anno precedente. Ogni anno partecipano al concorso istituzioni e progetti da tutto il mondo e da ogni campo dell’Umanistica Informatica, dalla critica testuale agli allestimenti museali, dallo sviluppo di app all’archivistica.
Ad ogni edizione del concorso i progetti vengono presentati al comitato internazionale del premio, che ne verifica la coerenza con la categoria di presentazione e l’effettiva rispondenza alla definizione di Digital Humanities, intesa nella più ampia accezione di connubio fra discipline umanistiche e informatica. I progetti selezionati del comitato possono poi essere votati da chiunque attraverso il sito dei DHA, tramite la registrazione e la compilazione di un questionario. I voti possono essere espressi per ciascuna delle categorie in concorso o anche per il singolo progetto.
I vincitori non ricevono premi veri e propri, infatti i DHA rappresentano più un modo per diffondere la conoscenza e dare visibilità ai nuovi progetti davanti alla comunità internazionale, che un concorso tradizionale.
Le categorie del premio sono:
- Best use of DH for fun
- Best DH tool or suite of tool
- Best DH blog post or series of posts
- Best DH data visualization
- Best use DH public engagemen
- Best exploration of DH failure
L’edizione 2016 è aperta fino al 25 febbraio 2017, fino a quella data è possibile votare sul portale dei DHA.
In questa edizione sono presenti alcuni interessanti progetti archivistici:
- CENDARI, Collaborative European Digital Archival Research Infrastructure, il portale del progetto pilota, finanziato dalla Commissione Europea, per mettere in rete archivi digitalizzati a livello internazionale (ad oggi sono attivi i progetti sul Medioevo e la Prima Guerra Mondiale);
- The Archives of American Art, Smithsonian Institution, il nuovo portale web dello Smithsonian Institute statunitense che raccoglie e rende accessibile la documentazione sulla storia dell’arte americana;
- William Blake Archive, il nuovo portale dell’archivio personale di William Blake, con i suoi scritti e i suoi disegni;
- Decoding the Civil War, un portale che permette a chiunque di cimentarsi con la trascrizione e descrizione dei documenti, in questo caso con i telegrammi della Guerra di secessione americana conservati nei National Archives;
- Monroe Work Today, un portale che incrociando documentazione archivistica, ricerche storiche e racconti orali riprende il lavoro di Monroe Nathan Work nella ricerca dei fenomeni di linciaggio contro la popolazione afroamericana e immigrata negli Stati Uniti (con una ricerca in particolare dei casi contro gli Italiani) dal 1830 al 1964;
- Vicente Cortés Sotelo, l’archivio fotografico digitalizzato del fotografo messicano Vicente Cortés Sotelo con le sue fotografie panoramiche di grande formato che raccontano la storia del Messico dell’inizio del Novecento.