A partire dall’anno scolastico 2012-2013, l’Archivio di Stato di Ancona ha attivato in maniera sistematica un proprio servizio educativo con una serie di proposte diversificate per ordine e grado di scuola, raccolte sotto il titolo Dentro la Storia…con tante storie.

I percorsi, presentati nei vari istituti durante il primo collegio docenti a inizio anno scolastico, hanno riscosso un notevole interesse e già nel primo anno è stato possibile accogliere le richieste di 31 classi di scuole elementari e medie, per le quali sono stati organizzati incontri sia a scuola che in Archivio, sempre accompagnati dalla presentazione dell’Istituto e delle sue funzioni, con una visita guidata ai fondi e con la presentazione di alcuni dei documenti più antichi e/o significativi e di varie altre tipologie di documenti anche recenti. La risposta di studenti e insegnanti è stata molto positiva.
Negli anni successivi è aumentato il numero delle proposte e anche delle adesioni, che inizialmente legate alla sola città di Ancona, si sono poi estese anche alle città vicine di Osimo, Loreto, Falconara.

Per l’anno scolastico in corso sono proposti i seguenti percorsi, oltre ai quali ne possono essere sviluppati altri sulla base delle richieste degli insegnanti:

È arrivato un bastimento carico di… (Ultime classi elementari, scuole medie). Ancona fino all’Unità d’Italia è stata il porto, e la sua attività. In questo percorso viene preso in considerazione il periodo delle Repubbliche marinare: attraverso gli Statuti del mare e i Patti con diverse Nazioni vengono ricostruiti i tasselli della vita di una città multietnica, ma anche dell’organizzazione della navigazione, delle rotte commerciali, delle merci scambiate, passando quindi da un discorso locale ad un discorso di carattere più generale, che si ricollega al lusso delle corti cinquecentesche, all’importanza dei tessuti, alla circolazione delle idee, delle mode, degli stili artistici e degli artisti stessi, sia sul territorio italiano che tra le due sponde . Dalle Suppliche al Comune di Ancona vengono inoltre ricavate informazioni dirette sull’attività di pirati e corsari.

28–31 ottobre 1922: l’Italia fascista (Scuole superiori). Dal fondo dell’avvocato Giovanni Conti (Montegranaro 1882 – Roma 1957), repubblicano e strenuo avversario di Mussolini, poi senatore della Repubblica, attraverso le pagine dei quotidiani e altri documenti della sua attività professionale, un‘analisi dei concetti e dei temi ricorrenti della propaganda fascista, il loro uso, il valore dato a termini quali “patria”, “nazione”, “interesse nazionale”, nei giorni cruciali della crisi di governo che ha condotto l’Italia al ventennio fascista.

Nazionalismo, fascismo, e associazioni giovanili nella provincia di Ancona negli anni ’20 (Scuole superiori). Il regime fascista ha puntato molto, per la costruzione del consenso, sul controllo delle nuove generazioni. Dal fondo “Questura di Ancona” l’esame della documentazione relativa alle associazioni giovanili permette di ricostruirne dal vivo l’attuazione realizzata non solo attraverso il sistema scolastico rigidamente disciplinato, ma anche attraverso l’organizzazione capillare del tempo libero come appendice dell’attività scolastica.

ll nonno che partì soldato (Scuole medie). Attraverso i ruoli matricolari e gli elenchi dei caduti e dei decorati al valore militare della provincia di Ancona è possibile cogliere l’aspetto ufficiale della Grande Guerra, e utilizzare le informazioni ricavate per una ricerca di possibili testimonianze relative ad antenati dei ragazzi. Altri documenti tratti da archivi privati, dai consigli comunali, dalla stampa, offrono la testimonianza diretta di cosa possa significare l’inizio di una guerra nel sentire e nel vivere quotidiano delle persone comuni, dallo svegliarsi all’alba del primo giorno con il bombardamento al paralizzarsi delle varie attività economiche legate al porto, con le conseguenti difficoltà economiche per tutte le famiglie.

De-Scrivere la Terra (Ultime classi elementari, scuole medie). Dalle prime mappe alla storia della città di Ancona attraverso le sue rappresentazioni nei secoli. Presentazione in video di una breve storia della geografia, come “scrittura della terra” seguita da una riflessione su funzioni e scopi della rappresentazione di un territorio: dalla necessità di orientarsi, al descrivere un percorso, un viaggio, alle esigenze fiscali di uno Stato moderno. Quindi attraverso le mappe e le varie immagini della città di Ancona, unitamente ai racconti di viaggio, stratificati nel tempo, una ricostruzione dell’evolvere degli spazi della città.

Pollicino non è solo una fiaba (Scuole medie). Povertà, abbandono e storie a lieto fine nei documenti del Brefotrofio di Ancona. Dopo una breve presentazione del fondo dell’Istituto degli esposti e cenni sulla sua storia, i ragazzi divisi in gruppi ricostruiscono, sulla base dei documenti, singoli aspetti dell’organizzazione e del funzionamento dell’orfanatrofio, nonché alcune storie a lieto fine (con adozioni o ricongiungimenti) e vengono guidati a riflettere sulla vita di bambini e adolescenti nel diciannovesimo secolo, ricomporre le informazioni per produrre testi creativi.

“Che mestiere faceva tuo nonno”? (Ultime classi elementari, scuole medie). Da numerosi documenti dell’Archivio storico del Comune di Ancona emerge una rassegna di mestieri scomparsi che presentano un modo completamente diverso di rapportarsi agli oggetti di uso comune e all’utilizzo delle risorse rispetto alla realtà odierna. Dagli oggetti destinati a durare una vita all’usa e getta odierno, dalla vecchia bottega artigiana al mercato globale: modi di vivere a confronto su cui riflettere.

Scrivere per…: dalla pietra alla carta (Ultime classi elementari, scuole medie). Nell’Archivio, luogo di deposito di documenti scritti, ripercorriamo la storia della scrittura e dei materiali utilizzati. Dalle prime stele picene, alle stele greco romane conservate presso il Museo Archeologico delle Marche alle pergamene e altri documenti d’archivio è possibile cogliere non solo l’evoluzione dei supporti e della scrittura, ma, come in una serie di scatole cinesi,vediamo come nella storia della scrittura siano condensate tante altre storie – dei supporti, degli strumenti, degli alfabeti, di chi sa usare la scrittura, delle funzioni ad essa attribuite – che legano questa attività ai vari contesti storici ed economici. Il percorso prevede inoltre tre momenti di confronto e di riflessione attraverso l’elaborazione di tre schede: Io scrivo per…Nei documenti esaminati si è scritto per…- Negli spazi della mia città si scrive per…

Dove andiamo stasera? (Ultime classi elementari, scuole medie). Come ci si divertiva nell’Ancona dell’Ottocento? Attraverso i bandi e gli editti dell’Archivio storico del Comune, si delineano i divertimenti legati al Teatro della Fenice e poi delle Muse, alle feste religiose, principali occasioni di svago, ma anche le regole e i comportamenti da tenere in tali situazioni da parte degli abitanti dell’Ancona papale.

La fontana racconta (Ultime classi elementari, scuole medie). La storia della città di Ancona attraverso la storia delle sue fontane: la loro istituzione, i loro spostamenti, le attività che presso di queste si svolgevano in un tempo in cui l’approvvigionamento dell’acqua, per la gente comune, poteva avvenire solo attraverso la fontana pubblica. Riflessione sulla gestione e sull’uso dell’acqua attraverso le disposizioni delle autorità succedutesi nel tempo, e inevitabile confronto con la realtà odierna.

Andavamo al mare così (Ultime classi elementari, scuole medie). Anche le stagioni balneari, oggi così presenti nella nostra società, hanno una loro storia, che nasce , per l’Ancona dei Papi, a inizio Ottocento, con regole e divieti assai lontani da quelli dei giorni nostri, il cui studio permette di tracciare una storia dell’evoluzione del costume e dei valori di quella società.

E venne Napoleone (Scuole medie e superiori). La conquista napoleonica e la diffusione degli ideali della Rivoluzione francese segnano per la città di Ancona un momento di grandi trasformazioni: dagli editti e bandi della nuova amministrazione è possibile delineare un quadro di luci ed ombre, tra l’affermarsi di principi e criteri amministrativi di uno Stato moderno e la situazione di sudditanza e pressione fiscale cui venne sottoposta la popolazione.

Il baule della sposa (Scuole superiori). L’istituto della dote è stato tolto dal diritto di famiglia nel ventesimo secolo, ma per i secoli precedenti le liste dotali, che registravano, attraverso le scritture notarili, i beni assegnati dal padre alla sposa, consentono di effettuare un excursus sull’abbigliamento femminile, su tessuti di altri tempi (anche grazie a riproduzioni di dipinti conservati presso la Pinacoteca di Ancona), sulle modalità di svolgimento dei matrimoni, sul rapporto uomo-donna. Inoltre, attraverso alcune leggi suntuarie, è possibile vedere come fosse regolamentato il lusso nel vestire, in un difficile equilibrio tra classi privilegiate, in cui il lusso era status symbol, e classi subalterne.

Ancona verso l’Unità d’Italia (Scuole superiori). Ancona entra a far parte del Regno d’Italia nel 1861, quando viene incaricato della transizione il Commissario Valerio. Nei suoi proclami e avvisi possiamo cogliere i momenti e i mezzi con i quali un ordine politico si sostituisce ad un altro, le sue priorità, le sue modalità e i suoi mezzi di comunicazione, il suo modo di distinguersi dal precedente.

Il Campo di concentramento di Sassoferrato (Scuole superiori). Durante la Seconda guerra mondiale, Sassoferrato è stata sede di un campo di concentramento, la cui documentazione è raccolta in un piccolo fondo da cui è possibile ricostruire la fasi di istituzione, il funzionamento quotidiano, le attività, i nomi e la provenienza degli internati, il controllo esercitato dalla Questura.

Obiettivi trasversali a tutti i percorsi sono stati la riflessione sull’importanza della scrittura e del documento scritto come elemento base della ricostruzione storica; l’assunzione dal documento delle informazioni immediate oggetto della ricerca, e di quelle secondarie da elaborare in relazione a tutto il contesto; la ricostruzione di brevi momenti della vita passata della città; l’educazione alla complessità, nel considerare ogni informazione ricavata come la tessera di un vasto mosaico che man mano prende forma e crea la mappa della vita di una città in cui è evidente la molteplicità di interrelazioni tra tutti i suoi aspetti, l’utilizzo delle fonti per narrazioni personali e infine considerazioni sull’evolvere della scrittura e della lingua e sugli stili comunicativi delle diverse autorità.
Inoltre, trasversale a tutti i percorsi è un’indiretta valenza interculturale in quanto “far riemergere” una società con stili di vita molto diversi da quelli attuali stabilisce un denominatore comune con molte realtà di provenienza di studenti figli di immigrati.

Nell’anno scolastico 2015-2016 è stata attivata una convenzione tra l’Archivio di Stato di Ancona, l’AUSER cultura di Osimo e l’Istituto Gramsci Marche per realizzare, in occasione del centenario della Prima guerra mondiale, il progetto Conoscere la Guerra, che ha coinvolto nove classi terze di vari istituti comprensivi del Comune di Osimo. Attraverso attività di laboratorio presso l’Archivio, i ragazzi hanno ricercato i ruoli matricolari di tutti i caduti nella Grande guerra nati ad Osimo, li hanno fotografati e ne hanno tratto i dati anagrafici e le vicende militari di ciascun soldato. I dati, opportunamente organizzati, hanno permesso uno sguardo di insieme sulla composizione del tessuto socio- economico della città, arricchito da informazioni ricavate da altre fonti documentali in possesso dell’Istituto, tra cui le cartelle cliniche dell’ex Ospedale psichiatrico, dove sono stati ricoverati i militari che non hanno retto allo shock causato dalla guerra. Tutte le informazioni acquisite in Archivio sono state poi elaborate a scuola secondo le modalità proprie di ciascun insegnante e sono confluite in una interessante rappresentazione nel teatro della città di Osimo, aperta a tutta la cittadinanza. Il progetto prosegue nell’anno scolastico corrente con un lavoro sui reduci della medesima città.

L’attività didattica dell’Istituto si esplica inoltre sia attraverso convenzioni relative all’alternanza scuola-lavoro, sia attraverso attività di stage per studenti universitari.

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