Sabato 17 novembre 2018 l’Archivio di Stato di Sassari ha ospitato presso la sede di Via Angioy 1/A la presentazione del volume Coghinas e la Grande Guerra. Il contributo della Bassa Valle del Coghinas nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918), a cura di Domingo Dettori.
Per l’occasione nella Sala studio dell’Archivio di Stato è stata esposta una selezione dei Ruoli matricolari del fondo Distretto militare di Sassari, che costituiscono una delle fonti principali del libro e che sono tra i documenti più consultati degli ultimi anni. Nella ricorrenza del centenario della Grande Guerra, infatti, molte persone si sono accostate alla ricerca nella speranza di trovare notizie sul parente reduce o caduto sui campi di battaglia del fronte orientale o del Trentino. Questo tipo di indagine tra le carte d’archivio possiede l’incredibile potere di trasformare un fatto storico, studiato più o meno volentieri sui libri di scuola, in un avvenimento parte integrante della vicenda famigliare di ognuno di noi.
Il volume, scritto a più mani e curato da Domingo Dettori, scaturisce da una ricerca molto più vasta, che ha riportato alla luce le storie di reduci e caduti del territorio tra Anglona e Gallura – in provincia di Sassari – conosciuto come Bassa Valle del Coghinas, formata dagli attuali Comuni di Santa Maria Coghinas, Valledoria, Badesi, Trinità d’Agultu e Viddalba. La vastità dell’indagine, iniziata nell’ottobre 2017, ha comportato la movimentazione e l’esame di oltre 200 ruoli matricolari, registri di grande formato che raccolgono i ruoli dei militari (una sorta di curriculum vitae del servizio militare), ciascuno contrassegnato dal numero di matricola che il Distretto militare di reclutamento assegnava al coscritto. La ricerca all’interno di questa serie, costituita da 539 volumi, è possibile tramite la consultazione delle rubriche alfabetiche, prezioso strumento di corredo che permette di abbinare il numero di matricola al nominativo cercato. Questa documentazione non riporta però esclusivamente dati relativi al servizio militare, ma anche i nomi dei genitori – utili in caso di ricerche genealogiche – le caratteristiche fisiche dell’arruolato (stato di salute, statura, misura del torace, colore degli occhi e dei capelli, dentatura, eccetera), il grado di scolarizzazione e la professione. Sono informazioni preziose, che consentono di ampliare la ricerca in diversi ambiti: ad esempio confrontare le misure dell’altezza dei giovani chiamati alla leva, oppure verificare se in Sardegna fosse rispettato l’obbligo della frequenza scolastica, sancito nello Stato sabaudo dalla legge Casati dal 1859 e poi esteso al Regno d’Italia.
Indicazioni utili alla ricerca sono state reperite anche nelle Liste di leva, documentazione prodotta durante la prima fase del processo di arruolamento, per tutto il periodo della coscrizione obbligatoria. Si tratta di liste dei cittadini di sesso maschile che avevano compiuto il diciannovesimo anno di età, predisposte dagli Uffici di leva dei Comuni per essere trasmesse prima al Consiglio di leva del Circondario, poi al Distretto militare. In questo caso l’indagine si è trovata di fronte al mutamento della circoscrizione amministrativa, che all’epoca risultava completamente diversa da quella attuale, poiché il territorio della Bassa Valle del Coghinas era suddiviso tra i paesi di Aggius, Bortigiadas, Castelsardo e Sedini, dei quali i Comuni odierni erano soltanto piccole frazioni.
La ricerca si è dunque rivelata un’attività lunga e complessa, ma non ha mancato di dare i suoi frutti riportando alla luce le vicende dei soldati partiti per il fronte da un angolo di Sardegna ed intrecciandole con gli avvenimenti della Grande Storia. Tutto ciò grazie alle fonti – per il momento consultabili in forma cartacea – che l’Archivio di Stato di Sassari custodisce al fine di conservare e valorizzare la memoria in quanto patrimonio della comunità.