È on line la mostra BiblioMarx. Edizioni italiane, realizzata in occasione del 200° anniversario della nascita di Karl Marx dall’Archivio storico CGIL nazionale e dalla Fondazione Gramsci, con il contributo delle Fondazioni Giangiacomo Feltrinelli e Lelio e Lisli Basso, disponibile - in italiano ed in inglese - attraverso la piattaforma Google Arts& Culture.

Da La sacra famiglia alle Teorie sul plusvalore, dal Manifesto al Capitale, da Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte a Il signor Vogt, cento immagini raccontano la fortuna editoriale della produzione marxiana in Italia dalla fine dell’Ottocento al terzo millennio.

Se per data di realizzazione dell’opera la mostra si apre con La Sacra famiglia, impresa che segna l’inizio della collaborazione tra Marx ed Engels nel 1845 – di cui sono presentate l’edizione pubblicata dalla Società Editrice Avanti! di Milano nel 1925 e le edizioni del 1967 e del 1986 degli Editori Riuniti -, il primo volume riprodotto nell’esposizione virtuale è l’edizione del Manifesto del Partito comunista pubblicata in Italia sul periodico «Critica Sociale» nel 1893 (dopo alcune edizioni incomplete o disapprovate da Engels, uscite tra il 1889 e il 1892), con la traduzione di Pompeo Bettini e la prefazione di Engels.

Per quanto riguarda Il Capitale, l’unico volume curato personalmente da Marx è il libro primo, che vede la luce nel 1867 presso l’editore tedesco Meissner. La prima traduzione italiana è del 1896, diretta da Gerolamo Boccardo per la Biblioteca degli economisti della Utet, ed è condotta sulla traduzione francese di Roy revisionata da Marx. Successiva all’edizione in tedesco del 1932 (curata dall’Istituto Marx-Engels-Lenin) è la fortunata edizione italiana degli Editori Riuniti, a cura di Delio Cantimori. All’interno della mostra sono riprodotte la traduzione pubblicata in terza ristampa dalla Utet di Torino nel 1924, quella pubblicata da Corticelli a Milano nel 1946 e dalle Edizioni Rinascita nel 1956; le edizioni pubblicate dagli Editori Riuniti nel 1964, dalla casa editrice Avanzini e Torraca nel 1965 e quella ripubblicata dalla Utet nel 1974.

I libri del Capitale successivi al primo sono opere postume. Il Libro II, così come il Libro III, sono il risultato della revisione delle carte di Marx da parte di Engels, che dal 1883 (anno della morte di Marx) al 1885 lavora alla risistemazione di una massa disordinata di appunti.

La difficoltà di sistemazione dei manoscritti di Marx è dovuta in parte anche alla sua grafia pressoché indecifrabile. Educare qualcun altro a comprenderla era una necessità per Engels, dato l’aggravarsi della sua malattia agli occhi. Così istruisce, per tale compito, Eduard Bernstein e Karl Kautsky. Quest’ultimo è il curatore di quello che Marx definisce in una lettera a Kugelmann il «IV Libro del Capitale», pubblicato postumo con il titolo Teorie sul plusvalore.

Si tratta, è evidente, di materiali preziosi e in alcuni casi unici, resi fruibili in una forma attraente e stimolante, oltre che scientificamente valida e attuale, in linea con il graduale abbandono dei canali classici cui siamo abituati, per rivolgersi sempre di più a coloro che utilizzano la rete: la possibilità di realizzare mostre virtuali diventa così un’importante opportunità che la dimensione digitale offre per valorizzare i beni culturali.

L’impianto generale dell’esposizione è arricchito da diciassette citazioni (anche queste bilingue) tratte dai volumi oggetto della mostra: La sacra famiglia ovvero Critica della critica critica, contro Bruno Bauer e soci; L’ideologia tedesca; Miseria della filosofia. Risposta a Filosofia della miseria di M. Proudhon; Manifesto del Partito comunista; Lavoro salariato e capitale; Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850; Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte; Per la critica dell’economia politica; Il signor Vogt; Salario, prezzo e profitto; Il Capitale. Critica dell’economia politica. Libro I; La guerra civile in Francia; Il Capitale. Critica dell’economia politica. Libro II; Il Capitale. Critica dell’economia politica. Libro III; Ludwig Feuerbach e il punto di approdo della filosofia classica tedesca; Teorie sul plusvalore.

Una testimonianza della fortuna dell’opera di Marx sono inoltre le innumerevoli antologie, estratti, raccolte, riduzioni dei suoi scritti, epistolari che chiudono l’esposizione. La selezione dei volumi è a cura di Dario Massimi per la Fondazione Gramsci, Vittore Armanni per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Maurizio Locusta per la Fondazione Lelio e Lisli Basso; i testi sono di Giordano Nardecchia, l’elaborazione grafica delle immagini di Anna Bodini, il coordinamento scientifico di Francesco Giasi e Ilaria Romeo.

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