Inaugura sabato 25 maggio alle ore 11 presso il Corridoio Grande della Biblioteca Classense la mostra La Pigna e il Leone. Viaggio nell’evoluzione del Palazzo Comunale (25 maggio – 15 giugno 2019). La ricerca è un tentativo di illustrare le varie fasi della vita del Palazzo Comunale attraverso documenti dell’Archivio Storico Comunale e riproduzioni fotografiche anche antiche, provenienti dalla Fototeca Classense.
La mostra è un’occasione per mostrare e valorizzare i documenti conservati nell’Archivio storico comunale che riguardano l’evoluzione architettonica ed estetica del Palazzo Comunale, ripercorrendo attraverso di essi i principali mutamenti che influenzarono Ravenna dalla signoria dei da Polenta a oggi.
L’obiettivo principale dell’esposizione è quello di raccontare la storia della città di Ravenna attraverso quella del suo luogo politico più importante, ricostruendola tramite i documenti, le piante topografiche, i progetti architettonici e le immagini, con un’attenzione particolare all’ambiente circostante, piazza del Popolo e piazza “dell’Aquila”, ed al modo in cui le persone vivevano la piazza e il palazzo stesso. La mostra darà voce ai documenti d’archivio, gli ultimi testimoni diretti dell’epoca e gli unici in grado di spiegare realmente i mutamenti del palazzo e della città. Partendo dalle ristrutturazioni pontificie per giungere sino alla ristrutturazione del 1921, che riaprì le finestre tonde e le bifore di palazzo merlato, quello che si propone è un viaggio lungo 5 secoli per capire come quello che per noi sembra essere immutabile è diventato quello che è oggi.
L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 15 giugno, è organizzata nell’ambito della Settimana Internazionale degli archivi, un evento sostenuto in Italia dall’Istituto centrale per gli archivi (ICAR), dalla Direzione generale archivi (DGA) e dall’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI) ed è curata da Claudia Foschini, Mattia Cantini, Isotta Savini e Fanny Vagnoni, con la collaborazione di Gabriele Pezzi e Leonardo Goni che si sono occupati della parte fotografica
Per saperne di più
Vai alla pagina della mostra sul sito della Biblioteca Classense di Ravenna