L’Archivio di Stato di Torino e l’Associazione Amici dell’ASTo stanno sperimentando un approccio didattico innovativo che apre alla possibilità di rendere accessibile il patrimonio documentario dell'istituto ai cittadini con disabilità visive anche totali.
Una visita per non vedenti ad un archivio, luogo che per definizione conserva le testimonianze scritte, può sembrare una sfida difficile da vincere ma è proprio quello che sono riusciti realizzare all’Archivio di Stato di Torino. Nella sede di Piazza Castello, infatti, una collaborazione tra l’istituto archivistico, l’Associazione degli Amici dell’Archivio di Stato, l’Unione Ciechi Italiani e l’Accademia Albertina di belle arti, ha saputo sviluppare un percorso didattico di visita per rendere accessibile il patrimonio plurisecolare di documenti.
Come riporta Marco Carassi, direttore scientifico dell’associazione Amici dell’ASTo:
Abbiamo pensato che una visita all’antico Palazzo dei Regi archivi di Piazza Castello sarebbe potuta essere organizzata percorrendo i locali, toccando le lesene, toccando i mobili, toccando le armadiature e i dorsi dei grandi inventari settecenteschi; ma abbiamo pensato anche di preparare dei fac-simili di documenti da poter toccare, come una riproduzione su pergamena della cronaca altomedioevale dell’Abbazia della Novalesa o la copia di un diploma Imperiale di Federico II, un documento impreziosito dalla riproduzione di un sigillo di cera legato con un cordino di seta come sull’originale.
Oltre ai documenti più antichi in pergamena, sono stati proposti ai visitatori alcuni documenti insoliti tra quelli conservati in archivio, come strumenti di misurazione della scabrosità dei materiali e campioni di tessuti. Sono poi stati prodotti appositamente per il progetto modelli in rilievo delle mappe storiche settecentesche, realizzati appositamente per trasmettere attraverso il tatto la ricchezza di dettagli che tali cartografie rappresentano, per avere un supporto materiale alla descrizione dello sviluppo dell’agricoltura e la costruzione delle grandi arterie stradali nell’area torinese.
Le visite si sono orientate anche su tipologie di documenti più recenti e, durante il percorso, è stato possibile presentare i materiali dell’archivio della casa di produzione cinematografica Lanterna Magica, che comprendono la sceneggiatura in alfabeto Braille e la galleria dei personaggi in rilievo del film d’animazione La Gabbianella e il Gatto.
Le visite guidate sono state ideate con il supporto dell’Unione Ciechi Italiani di Torino e l’esperienza è attiva da alcuni mesi non solo per offrire la possibilità di scoprire il patrimonio dell’Archivio di Stato ai non vedenti. Infatti la medesima esperienza è stata offerta ai licei e alle scuole superiori come attività educativa sul significato della disabilità. La sperimentazione delle visite guidate per non vedenti all’ASTo prosegue ed è compresa tra le attività didattiche che è possibile prenotare direttamente sul sito web dell’istituto.
L’esperienza di questo tipo di visite guidate all’ASTo ci mostra come l’offerta didattica in archivio, oltre ad offrire una proposta di valorizzazione innovativa per rendere un’istituzione archivistica sempre più accessibile, rappresenti uno stimolo per riflettere su come costruire un modello in cui l’archivio non sia solo un soggetto conservatore ma anche un attore sensibile del contesto culturale di una città e promotore di inclusione sociale.
Per saperne di più
Il sito dell’Archivio di Stato di Torino, sezione dedicata alla visite guidate