Nel corso della giornata mondiale della conservazione digitale, lo scorso 29 novembre, la Digital Preservation Coalition ha annunciato i vincitori dell’edizione 2018 dei Digital Preservation Awards. Quest’anno la cerimonia si è tenuta in Olanda all’Amsterdam Museum e ospitata dal Dutch Digital Heritage Network.

L’edizione 2018 è riuscita a superare il record della precedente edizione come numero di partecipanti e ha mantenuto una dimensione internazionale con candidature provenienti da tutto il mondo.

We are absolutely delighted to see that the Digital Preservation Awards has once again recognised organisations from around the world, working collaboratively towards a common goal of securing our digital legacy. Our winners are truly worthy of their awards this evening
– Juan Bicarregui, Chair of the DPC Board

I vincitori quest’anno sono stati, per ciascuna delle 6 categorie in concorso:

  • Ricerca e innovazione: ePADD, Stanford University (USA); ePADD è un software gratuito e open source sviluppato dall’istituzione bibliotecarie della Stanford University che opera per la valutazione, l’accessibilità, la conservazione e la ricerca su archivi di posta elettronica di valore storico o culturale.
  • Insegnamento e comunicazione: The Archivist’s Guide to KryoFlux, Universities of Texas (USA); Una guida per archivisti digitali all’utilizzo dell’hardware Kyroflux-a, un’interfaccia per recuperare dati da supporti magnetici come i floppy disk.
  • La più importante ricerca di studenti sulla conservazione digitale: Navigating the PDF/A Standard: A Case Study of Theses’ by Anna Oates, University of Illinois (USA); Un vasto approfondimento sull’utilizzo del formato PDF/A per la conservazione di documentazione accademica e in particolare testi che contengono caratteri Unihan (per la resa dei caratteri cinesi, coreani e giapponesi)
  • Progetti di conservazione digitale applicati al commercio e all’industria: Archiving Crossrail – Europe’s largest infrastructure project, Crossrail and Transport for London (UK); un programma per conservare la massa di dati e informazioni prodotte nel corso della progettazione del sistema di trasporti Crossrail di Londra.
  • Salvaguardare l’eredità digitale: IFI Open Source tools: IFIscripts/ Loopline project, Irish Film Institute (IRL); Un approccio collaborativo e open source per la digitalizzazione, la catalogazione e la conservazione a lungo termine di materiali audiovisivi.
  • Premio di adesione alla Digital Preservation Coalition: Barbara Sierma , per il suo lavoro e il suo impegno nella Koninklijke Bibliotheek (Biblioteca Nazionale Olandese) e il suo contributo alla stesura degli standard ISO 16363 (Audit and Certification of Trustworthy Digital Repositories) e ISO 161919 (Requirements for bodies providing audit and certification of candidate trustworthy digital repositories)

Sul sito della DPC è anche possibile vedere le interviste ai vincitori realizzate subito dopo la premiazione.

Oltre che i progetti vincitori dell’edizione 2018 è possibile accedere all’intera lista dei progetti finalisti.

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