L’Istituto centrale per gli archivi ha rilasciato la versione 1.1 del documento Interoperabilità fra sistemi archivistici: tracciati EAD3, EAC-CPF SCONS2 ICAR-IMPORT, un pacchetto integrato di formati di scambio in linguaggio XML, presentati al pubblico durante il convegno Gli archivi ed il loro pubblico nel mondo digitale: ICAR@lavoro, tenutosi a Roma il 26 e 27 settembre

Alexander Rodchenko, 1922

L’Istituto centrale per gli archivi ha rilasciato la versione 1.1 del documento Interoperabilità fra sistemi archivistici: tracciati EAD3, EAC-CPF SCONS2 ICAR-IMPORT, un pacchetto integrato di formati di scambio in linguaggio XML definiti con lo scopo di mettere a disposizione della comunità di utenti uno strumento condiviso che renda possibile conseguire adeguati livelli di interoperabilità fra i principali applicativi e sistemi di descrizione archivistica in uso in Italia, supportandone e facilitandone le attività di esportazione e importazione, principalmente verso i sistemi archivistici nazionali.

I tracciati nella loro ultima definizione, frutto di un processo di revisione successivo alla pubblicazione di una bozza preliminare di discussione nel giugno scorso, sono stati presentati al pubblico nell’ambito del convegno Gli archivi ed il loro pubblico nel mondo digitale: ICAR@lavoro, tenutosi a Roma presso la sede del Collegio romano del Ministero per i beni e le attività culturali, nei giorni 26 e 27 settembre.

I tracciati di interoperabilità definiti dall’ICAR si compongono di una serie di entità individuate sulla base della loro presenza e rilevanza all’interno dei più diffusi sistemi informativi archivistici. Ciascuna di tali entità risulta articolata in specifici elementi informativi, che sono stati puntualmente mappati verso lo schema di metadati XML giudicato maggiormente idoneo a rappresentare tali informazioni. In particolare complessi archivistici, unità archivistiche, unità documentarie, strumenti di ricerca e schede indice sono stati mappati facendo ricorso allo standard EAD3 mentre per soggetti produttori, profili istituzionali, contesti storico istituzionali, schede anagrafiche si è optato per lo standard EAC-CPF. Per i soggetti conservatori è stato invece adottato uno schema di metadati XML definito appositamente, SCONS2, evoluzione del tracciato di scambio offerto ai sistemi aderenti al Sistema Archivistico Nazionale per il conferimento di tali tipologie di risorse descrittive al Catalogo SAN.

Le attività di definizione del tracciato e di successiva riconduzione agli standard XML di riferimento sono stati oggetto di discussione nella seconda giornata del convegno intitolata Gli strumenti di lavoro: seminario di approfondimento tecnico, la cui registrazione è disponibile sul canale YouTube del MIBAC.

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Sul sito dell’Istituto, nella sezione dedicata alla presentazione dei Progetti ICAR, è presente una pagina dedicata al progetto dalla quale è possibile scaricare il documento.

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