Risale alla fine degli anni ’90 del Novecento l’avvio del progetto sugli archivi di architettura, promosso dalla Direzione Generale Archivi, con l'obiettivo di garantire la buona conservazione, la conoscenza e la fruizione di queste fonti di particolare importanza per la storia dell'architettura e dell'urbanistica, per la ricostruzione dell’attività dei progettisti e delle loro opere e quindi delle vicende relative alla trasformazione del territorio e del costruito, nonché come corretto riferimento per gli interventi di restauro.

palazzetto dello sport Roma

Immagine, realizzata dalla Fotocinetecnica srl, del Palazzetto dello sport in costruzione (Roma 1956-1957). Il progetto di Pier Luigi Nervi con Annibale Vitellozzi fu realizzato dalla Societa’ Ingg. Nervi & Bartoli in seguito a trattativa privata con il Coni (Fondazione MAXXI Museo nazionale Arti del XXI secolo Centro Archivi Architettura, Fondo Nervi Pier Luigi)

Motivazioni cui si aggiunge quella altrettanto significativa dei particolari rischi cui sono esposti per la delicatezza dei supporti e materiali ed il pregio degli elaborati, che hanno causato talvolta l’estrapolazione dei disegni dal contesto di appartenenza e anche l’esportazione all’estero dei beni.

Al progetto pilota della Soprintendenza archivistica per il Lazio, che già nel 19991 aveva realizzato un primo censimento degli archivi a Roma e nel Lazio, seguono negli anni successivi quelli di altre Soprintendenze, con una copertura quasi completa del territorio nazionale.

Il progetto include una serie di interventi correlati; infatti, in coerenza con i loro compiti istituzionali, le Soprintendenze oltre a censire e individuare gli archivi nei luoghi di conservazione, hanno attivato una serie di misure per la loro tutela e valorizzazione, a cominciare dalla dichiarazione di interesse storico, che conferisce agli archivi privati lo status di bene culturale, per seguire, grazie ai fondi resi disponibili all’uopo, con interventi di riordino ed inventariazione (indispensabili per rendere fruibili i complessi archivistici), di  riproduzione ad alta fedeltà degli elaborati grafici (per consentire una migliore conservazione degli originali ed una più ampia fruizione delle immagini, inserendole in banche dati consultabili anche in rete), di restauro per documenti deteriorati (particolarmente complessi per le peculiari caratteristiche e la fragilità dei diversi supporti dei disegni); infine per reperire sedi di conservazione, favorendo in molti casi l’acquisizione da parte di Archivi di Stato. I risultati dei censimenti  regionali, che in taluni casi sono stati pubblicati  anche in guide a stampa edite dalle rispettive Soprintendenze2, non rappresentano tasselli disgiunti, grazie alla possibilità di confluire in un sistema informativo condiviso nell’ambito del SIUSA (Sistema Informativo Unificato delle Soprintendenze Archivistiche), dove  viene creato un percorso tematico dedicato, che funge da punto di raccordo dei risultati dei censimenti.

Il quadro che emerge dal percorso di SIUSA, dove i dati continuano tuttora ad essere inseriti, aggiornati e pubblicati, rende con evidenza, anche sul piano quantitativo, i risultati raggiunti: sono presenti circa 800 archivi di  progettisti, tra i quali si annoverano alcuni tra i  più noti protagonisti  dell’architettura del ‘900,  quali Achille Castiglioni, Luigi Cosenza,  Costantino Dardi, Plinio Marconi, Luigi Moretti, Pier Luigi Nervi, Mario Ridolfi, Giuseppe Samonà, tanto per citare qualche nome. Sono oltre 420 le sedi di conservazione, che presentano una gamma quanto mai variegata: da persone private ad Archivi di Stato a istituzioni culturali (università, fondazioni, accademie), ordini professionali, a conferma del policentrismo della conservazione, tipico della situazione italiana; caratteristica che rende ancora più importante poter disporre di sistemi descrittivi che consentono di recuperare le informazioni e individuare gli archivi e talvolta i nuclei del medesimo archivio fisicamente divisi e restituirne una descrizione completa e coerente.

Un progetto di così ampia portata ha trovato sostegno in vari accordi siglati dalla Direzione generale per gli Archivi  con la Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee  per la redazione di un piano nazionale per la tutela del patrimonio documentario per l’architettura del Novecento (2001),  con l’Accademia di Mendrisio della Svizzera italiana (2002, rinnovato nel 2012), con la Fondazione MAXXI (2012), con la D.G. PaBAAC e l’Associazione nazionale Archivi di architettura (2013).

Nel 2012 si aggiunge una tappa importante, nel contesto della sempre maggiore attenzione alla fruizione e valorizzazione da parte dell’amministrazione archivistica,  con la creazione del Portale Archivi degli architetti nell’ambito del SAN (Sistema Archivistico Nazionale); inaugurato il 14 giugno presso l’Archivio centrale dello Stato, il portale presenta, oltre alle risorse archivistiche, diversi contenuti (immagini, testi redazionali), che arricchiscono il potenziale informativo.

Il contesto di riferimento è quello della storia dell’architettura italiana degli ultimi due secoli, da ripercorrere attraverso sei sezioni dedicate ai partner, ai percorsi territoriali, ai protagonisti e ai progetti da essi elaborati nel corso della loro attività, con una galleria multimediale  di immagini e altre risorse digitali, che consente varie modalità di ricerca.

Nel Portale assume una rilevanza ancora maggiore la collaborazione tra Soprintendenze archivistiche ed altri soggetti, che da tempo cooperano sul territorio per interventi di salvaguardia e valorizzazione di archivi e che sono chiamate ad interagire, in qualità di partner, fornendo contributi, testi ed immagini, che vengono opportunamente rielaborati e pubblicati a cura della redazione del Portale.

Guardando, nella prospettiva di questo ormai lungo lasso di tempo, questo percorso, che è iniziato con notevole slancio grazie alle cospicue risorse disponibili nella prima fase e ha poi riscontrato negli ultimi anni le difficoltà derivanti dal calo delle medesime, si evidenziano luci ed ombre.

Tra le prime, la significativa mole dei risultati conseguiti e resi disponibili in rete ad una vasta platea di utenti; ce lo conferma quotidianamente il numero sempre crescente di  contatti nel web e di richieste di informazioni e di accesso agli archivi che vengono da utenti  italiani e stranieri che hanno reperito le prime informazioni nel SIUSA o nel Portale.

A ciò si aggiunge il valore di un progetto che sin dall’inizio, proprio per la specificità degli archivi interessati, è stata condotto nella prospettiva di una positiva collaborazione tra i vari soggetti: archivisti, architetti, storici dell’architettura, che hanno saputo creare una rete ed un circuito virtuoso a vantaggio della conoscenza, fruizione e valorizzazione di queste fonti documentarie.

Restano invece da sviluppare maggiormente alcuni aspetti, tra i quali, oltre alla necessità di realizzare ampie campagne di riproduzione (quanto mai indispensabili per disegni ed elaborati grafici), il fatto che è stato scarsamente raggiunto l’obiettivo del collegamento tra archivi ed opere architettoniche, collegamento che era alla base del Portale in un’ottica di tutela coordinata e condivisa, ma che di fatto non ha trovato le condizioni per potersi configurare, spesso anche a causa della difficoltà di far colloquiare i diversi sistemi informativi. L’indubbia valenza del progetto ci incoraggia a superare, per quanto possibile, le difficoltà e proseguire negli intenti, cercando di perseguire risultati sempre più avanzati e di costruire un sistema informativo valido e autorevole capace di rispondere alle aspettative previste.

Note

1 Sempre nel 1999 vengono pubblicati gli atti del convegno internazionale organizzato dall’Ufficio centrale per i beni archivistici tenutosi a Reggio Emilia nell’ottobre del 1993 «Gli archivi per la storia dell’architettura», cui avevano partecipato numerosi archivisti e architetti studiosi di storia dell’architettura e del restauro, restituendo un ampio quadro delle fonti documentarie e degli istituti di conservazione.

2 Guida agli archivi privati di architettura di Roma e del Lazio, a cura di M. Guccione- D. Pesce-E. Reale, Roma 1ª ed 1999, ultima ed. 2007; Gli archivi di architettura in Lombardia. Censimento delle fonti, a cura di L. Ciagà, direzione scientifica SA Lombardia e Politecnico Milano, 2003 ultima ed. 2012;  Guida agli archivi di architetti ed ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di E. Insabato e C. Ghelli, Firenze 2007: L’architettura negli archivi. Guida agli archivi di architettura nelle Marche, a cura di A. Alici-M. Tosti Croce, 2011; L’architettura sulla carta. Archivi di architettura in Abruzzo, a cura di F. Toraldo-M.T. Ranalli-R. Dante, 2013.

Per saperne di più

Il percorso tematico Gli archivi dell’architettura nel SIUSA (Sistema Informativo Unificato delle Soprintendenze Archivistiche)

Il Portale Archivi degli architetti (SAN – Sistema Archivistico Nazionale)

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