Nei giorni 28 e 29 aprile 2018, si è tenuto nei Comuni di Ferrandina e Grassano, in provincia di Matera, il Convegno nazionale  Recupero e valorizzazione dei beni culturali pubblici e privati organizzato da PArchiBiBB (Polo Archivistico e Bibliografico Bradano e Basento), Regione  Basilicata e Associazione culturale “Giuseppe Camillo Giordano” di Pomarico.

Italia – Basilicata – Materano

L’evento, coordinato da Valerio Millefoglie, scrittore e giornalista del quotidiano «La Repubblica», era finalizzato a ripercorrere le tappe di un’interessante esperienza, iniziata nel 2015, che ha portato sei Comuni  della provincia di Matera (Ferrandina, Grassano, Grottole, Irsina, Miglionico e Pomarico) alla sottoscrizione, il 2 dicembre 2017, di un protocollo d’intesa per la valorizzazione condivisa dei beni archivistici e bibliografici ricadenti nell’area di loro competenza. Ciò ha posto le basi per la nascita di un Polo archivistico e bibliografico, inteso come un sistema integrato per la gestione condivisa delle attività di fruizione e  valorizzazione di archivi e biblioteche, quali, ad esempio, le richieste di consultazione, l’implementazione dei dati sul sito, i progetti didattici. A questa iniziativa è stata dedicata in particolare la seconda giornata dei lavori, che si è tenuta a Grassano. Contestualmente, però, la due giorni  si poneva anche l’obiettivo  di definire e tracciare le rotte – caratterizzate da principi di  condivisione, di innovazione e contaminazione – che all’interno del Polo avrebbero dovuto essere percorse nell’attuazione delle attività di gestione legate alla fruizione e valorizzazione dei beni archivistici e bibliografici ubicati in un ben definito territorio. Si voleva, infine, realizzare un confronto aperto e costruttivo tra soggetti pubblici e privati detentori di beni culturali, che raramente dialogano tra loro soprattutto in riferimento ad attività di gestione e di valorizzazione dei patrimoni di loro pertinenza.

Nella giornata di apertura del convegno, che si è svolta  a Ferrandina, la prima sessione dei lavori è stata dedicata all’approfondimento delle tematiche legate alla presenza, anche  nelle piccole comunità, di beni culturali di proprietà privata, per lo più archivi e biblioteche, dichiarati d’interesse culturale particolarmente importante. Trattasi di realtà che, spesso, restano ai margini, per mancanza di propensione al dialogo finalizzato a dar vita a proposte di valorizzazione che potrebbero essere ricche e diversificate se pensate ed elaborate in una visione inter e trans-disciplinare a cui, oggi più che mai, occorre far riferimento. In questa sezione gli interventi sono stati tutti dedicati all’archivio privato della famiglia Rigirone originaria di Craco ma da decenni residente a Ferrandina: Maria Carolina Nardella, soprintendente archivistico e bibliografico della Puglia e della Basilicata, ne ha presentato l’inventario; Francesco Nocco, archivista e bibliotecario, ha illustrato alcune rare edizioni conservate  nella biblioteca Rigirone in un intervento articolato in due momenti e intitolato Viaggio a Ferrandina: “pagine del tempo” a Palazzo Lisanti Rigirone; Gabriele Scarcia, autore del volume Il tesoro della Basilicata. Paesaggio ed arte, ha descritto l’affresco che abbellisce il soffitto del salone del palazzo Lisanti ove oggi la famiglia Rigirone conserva l’archivio e la biblioteca; Annunziata Bozza, autrice dell’inventario dell’archivio Rigirone, ha raccontato l’esperienza di un fitto scambio di contatti con un’importante associazione del Nord America, costituita da lucani originari di Craco, il cui presidente ha iniziato con il richiedere le copie di moltissimi documenti rintracciati dopo aver rinvenuto e consultato sul sito della Soprintendenza archivistica l’intero inventario per poi venire di persona in Basilicata e proseguire le ricerche anche su altre fonti. La mattinata si è conclusa con l’intervento appassionato della giovanissima Lorenza Rigirone, che rappresenta l’ultima generazione dei Rigirone, la quale ha ribadito la disponibilità della sua famiglia, a condizioni concordate e ben definite, di entrare nel Polo consentendo una fruizione sistematica  della biblioteca e dell’archivio conservati in un’ala del Palazzo Lisanti che potrebbe avere un accesso indipendente.

Nella seconda sessione dei lavori si è rivolta, invece, l’attenzione al patrimonio bibliografico, archivistico e artistico ferrandinese di proprietà comunale ed  ecclesiastica, del quale hanno parlato Maria Murante, assessore al Patrimonio storico culturale e artistico del Comune di Ferrandina, Francesco Nocco, titolare del modulo “Libro antico e censura” afferente alla cattedra di Storia del libro a stampa e dell’editoria dell’Università degli studi di Bari, il quale ha chiuso la seconda parte  suo intervento Viaggio a Ferrandina trattando la tematica  tra lecito e proibito nei libri della biblioteca comunale e Marco Pelosi, vicedirettore del Museo diocesano di Matera.

La tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio si è configurata come un momento di fattivo ed efficace confronto tra soggetti rappresentanti un’ampia gamma di settori coinvolti, a vario titolo, in attività di promozione e sviluppo non esclusivamente legate ai beni culturali. Il dialogo, ricco di spunti e di proposte, coordinato da Valerio Millefoglie, ha registrato gli interventi della dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata, Patrizia Minardi; della dirigente della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglie e della Basilicata, Maria Carolina Nardella; dell’architetto Annunziata Tataranno della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Basilicata; dell’imprenditrice e cavaliere del lavoro, Pina Amarelli; del presidente della Confindustria della Regione Basilicata, Pasquale Lorusso; dell’assessore al patrimonio storico, culturale e artistico del Comune di Ferrandina, Maria Murante, e del presidente dell’associazione culturale “Giuseppe Camillo Giordano” di Pomarico, uno dei soggetti organizzatori del convegno. Un concerto di un quintetto di fiati ha chiuso la prima giornata dei lavori.

La seconda giornata si è tenuta nel Comune di Grassano. La prima sessione dei lavori è stata dedicata alla presentazione della rete quale esperienza di recupero e valorizzazione di alcuni archivi storici comunali e privati di un territorio circoscritto gestiti nella logica del sistema integrato. L’archivista Daniele Librato ha illustrato gli interventi tecnici da lui svolti per il recupero, il riordinamento e la valorizzazione degli archivi storici dei Comuni di Grassano, Miglionico e Grottole, che hanno aderito alla costituzione del Polo; Patrizia Guerra, socia fondatrice dell’Associazione culturale “Giuseppe Camillo Giordano” di Pomarico ha trattato il tema del ruolo del volontariato, nell’ottica della sussidiarietà, nelle attività di recupero e valorizzazione dell’archivio storico del Comune di Pomarico; Elena Vigilante, autrice del recente lavoro Per una storia delle classi dirigenti meridionali: il caso lucano 1861-2016 (Calice editore), ha evidenziato la necessità, per uno storico, di poter consultare le fonti documentarie conservate negli archivi storici locali.

La sessione si è chiusa con la presentazione del progetto PArchiBiBB, riguardante il finanziamento delle attività di gestione finalizzate alla fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale ricadente nell’ambito del  polo. Il progetto – elaborato da Michele Durante, già direttore dell’Archivio di Stato di Taranto, che ha seguito, fin da quando prestava servizio presso la Soprintendenza archivistica per la Basilicata, il processo che ha condotto alla costituzione del Polo – sta per essere presentato alla Regione che ne ha condiviso i principi ispiratori.
L’ultima sessione dei lavori, che ha riguardato il recupero, la valorizzazione, la fruizione e gestione dei patrimoni archivistici e bibliografici privati donati agli enti locali o, comunque, concessi al pubblico godimento e fruizione, ha dato voce ad Augusto Vitale, Daniele Librato e a Clelia Potenza. Il primo, erede della famiglia Materi, ha illustrato nella sua relazione le motivazioni e le modalità attraverso cui la famiglia ha effettuato la donazione al Comune di Grassano delle carte, dei libri e degli arredi del monumentale palazzo a suo tempo acquisito dall’Amministrazione locale; Daniele Librato ha decritto gli aspetti più significativi della biblioteca Materi annessa all’archivio; Clelia Potenza, erede della famiglia d’Amato Cantorio, è intervenuta con la relazione Archivi, biblioteche e immobili di antiche famiglie di imprenditori agricoli. Ipotesi di progetto di gestione in rete: i d’Amato Cantorio di Irsina e Ferrandina.

Gianni Palumbo, nella sua veste di ispettore archivistico onorario, ha concluso i lavori della mattinata presentando l’archivio privato di Gaetano Ambrico, deputato grassanese della Democrazia cristiana all’Assemblea costituente, per il quale la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia e della Basilicata ha avviato il procedimento di riconoscimento della rilevanza culturale particolarmente importante.

Alla conclusiva tavola rotonda – dedicata al tema “Gli archivi e le biblioteche comunali e private del PArchiBiBB: un  progetto come proposta per la gestione”- hanno partecipato tutti i sindaci dei Comuni coinvolti, il soprintendente archivistico e bibliografico, l’estensore del progetto, Michele Durante, ed Anna Fuggi, rappresentante di Hyperborea Srl, un’azienda specializzata in servizi e software per la gestione dei documenti.

Al termine della giornata è stato annunciato il convegno che il Polo organizzerà il prossimo anno nei Comuni di Pomarico e Miglionico. I sindaci, invece, si sono dati appuntamento a breve per avviare la fase di regolamentazione dell’organismo gestionale – formato da rappresentati di ogni realtà coinvolta – che attraverso un comune capofila amministrerà le risorse garantendo nei comuni coinvolti una attività di valorizzazione non saltuaria o occasionale.

Per saperne di più

Protocollo d’intesa firmato il 2 dicembre 2017 dai sindaci dei Comuni di Ferrandina, Grassano, Irsina, Miglionico e Pomarico, e successivamente anche dal sindaco del Comune di Grottole

Un articolo su Giornalemio.it

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