«Io non so se sia vero quello che si legge nei libri, che in antichi tempi una scimmia che fosse partita da Roma saltando da un albero all’altro poteva arrivare in Spagna senza mai toccare terra». Con questa citazione de Il barone rampante di Italo Calvino inizia la premessa firmata dal professor Giovanni Paoloni al volume dell’archivista Simona Greco Un foresta di carte. Materiale per una guida agli archivi dell’Amministrazione Forestale.

Il lavoro della Greco infatti offre ai lettori un’importante occasione di riflettere, attraverso la stratificazione delle carte di archivio, sul «rapporto tra ambiente, società e memoria» di un territorio come quello italiano fittamente ricoperto di boschi e foreste. Come evidenzia Simona Greco la ricomposizione, il riordinamento e la conservazione degli archivi del Corpo Forestale possono rappresentare un passaggio fondamentale non solo per lo studio del passato ma anche per l’analisi dell’attuale assetto ambientale e per una progettazione più solida di tutela e prevenzione. Il volume raccoglie il lungo percorso di ricerca intrapreso dall’autrice, iniziato con la tesi di dottorato del 2013 dedicata ai fondi archivistici forestali in Liguria e proseguito fino alla tesi della scuola di specializzazione di Roma – tesi selezionata nel 2017 tra i migliori lavori dell’ultimo biennio. Il progetto di ricerca aveva un piano articolato che ha seguito l’archivio del Corpo Forestale fino al suo discioglimento nel 2017 e all’accorpamento nell’Arma dei Carabinieri: studio del luogo di conservazione (l’archivio di deposito di Allerona in provincia di Terni); censimento dell’esistente; selezione e scarto; ricostruzione.

Questo percorso si riflette nel testo, composto da cinque capitoli: “Elementi di storia dell’Amministrazione forestale italiana (1822-1980)”; “Archivi, serie e documenti del Corpo forestale dello Stato”; “Ipotesi di riordinamento e di formazione di serie”; “Archivio storico dell’Azienda di Stato foreste demaniali (1910-1977)”; “Un percorso di ricerca: i rimboschimenti italiani”.

Il volume può essere diviso in tre parti: la prima ha la struttura tradizionale di un inventario con l’analisi del soggetto produttore e della storia archivistica delle carte e il riordinamento. La seconda è dedicata alla descrizione di un fondo autonomo conservato nel complesso dell’archivio del Corpo Forestale; ed infine l’ultima dedicata agli spunti di ricerca suggeriti dai documenti.

La storia dell’amministrazione dei boschi e delle selve (dal 1822 fino al 2017) è seguita molto dettagliatamente attraverso la struttura organizzativa e le funzioni via via assegnate agli organi dalle riforme normative, con cenni che cercano di inquadrare le relazioni culturali e sociali intrecciate. Nell’analizzare la storia archivistica, l’autrice ha fatto un lavoro capillare di ricerca degli strumenti di gestione e tenuta della documentazione, le attività di ordinamento, gli scarti dell’Ispettorato generale del Corpo. La ricerca ha coinvolto il deposito di Allerona dove nel 2008 erano state trasferite tutte le carte dell’Ispettorato, e altri archivi dello Stato (Archivio centrale dello Stato, Archivio di Stato di Torino e de L’Aquila). Scandagliando i regolamenti amministrativi, le relazioni sulle attività, l’autrice ha ricostruito quali documenti e quali serie dovevano essere prodotti e come dovevano essere organizzati (pur sottolineando che nella prassi la situazione è apparsa molto disordinata e priva di organizzazione e strumenti di corredo); i risultati sono riportati analiticamente nel testo. Tutta questa ricerca è propedeutica all’ipotesi di riordinamento; tutte le serie individuate vengono descritte con i dati della descrizione archivistica – titolo, consistenza, nota introduttiva, classificazione, sottoserie.
Stessa struttura ha il capitolo dedicato all’archivio dell’ente Azienda di Stato foreste demaniali: storia istituzionale, storia archivistica, descrizione del riordinamento. L’azienda era un ente economico nato nel 1910 con l’intento di incrementare la selvicoltura e il commercio dei prodotti forestali provenienti dal demanio forestale, e soppresso nel 1977 con il sostanziale passaggio del demanio alle Regioni.

Il volume si chiude con un capitolo particolarmente interessante nel quale l’archivista fornisce un esempio di lettura ragionata dei documenti, approfondendo il tema del rimboschimento nell’ambito della politica forestale italiana.

Il lavoro è un primo tentativo di ricostruzione nella sua organicità dell’archivio del Corpo forestale che si auspica continui con attività di ricognizione e riordino dell’intero patrimonio documentario presente lungo tutto il territorio nazionale, grazie agli uffici del Corpo.

 

Simona Greco, Una foresta di carte. Materiale per una guida agli archivi dell’Amministrazione Forestale, Stato Maggiore della Difesa, collana Istituzione e Fonti militari, 5, Roma 2017, ISBN: 9788898185306

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