Il seminario, che si tiene venerdì 15 dicembre 2017, presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma, conclude il primo biennio di attività di ReCAP (DigiLab Sapienza) ed è stato pensato, innanzitutto, come momento di presentazione e condivisione dei risultati del progetto, in parte pubblicati nel volume Reti di archivi per gli archivi in rete. Conservazione e accesso ai patrimoni digitali (edizioniANAI), che sarà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti all’evento.

Il seminario, con il quale si conclude il primo biennio di attività di ReCAP (DigiLab Sapienza), è stato pensato, innanzitutto, come momento di presentazione e condivisione dei risultati del progetto, in parte pubblicati nel volume Reti di archivi per gli archivi in rete. Conservazione e accesso ai patrimoni digitali (edizioni ANAI), che sarà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti all’evento.

Come ha scritto Gianfranco Crupi nella prefazione al volume:

«ReCAP è un progetto nato con l’intento di creare una rete tra soggetti pubblici e privati, sul tema della conservazione digitale a lungo termine e l’accesso ai patrimoni digitali.
I promotori del progetto hanno ritenuto che il modello funzionale della rete fosse quello più idoneo a rappresentare un “luogo” di condivisione, sperimentazione e perfezionamento delle conoscenze e delle competenze, acquisite e realizzate, in ambito nazionale e internazionale, in materia di conservazione, accesso e riuso delle “memorie” digitali. E l’immediata e convinta adesione all’iniziativa di circa 40 soggetti pubblici e privatiè stata la migliore conferma della validità del tema prescelto e delle modalità operative proposte.
Di fatto, la specificità di ReCAP si è distinta, rispetto ad altre iniziative, dall’approccio innovativo, scelto per affrontare il tema della conservazione digitale: innovativo, sia in relazione all’oggetto (risorse digitali di diversa natura, ovvero digitali native, risultato di conservazione sostitutiva a norma e patrimonio culturale digitalizzato); sia in relazione all’obiettivo finale del progetto, rappresentato dall’elaborazione di linee guida per la costruzione di processi conservativi in grado di garantire, nel medio e lungo periodo, la possibilità di fruizione dei contenuti digitali, soprattutto in relazione all’intelligibilità nel tempo delle informazioni originarie. Una circostanza, quest’ultima, forse sottovalutata dall’attuale quadro di riferimento, anche normativo, concentrato quasi esclusivamente sulle responsabilità formali e sulle attività di consolidamento.
Altro fattore innovativo che ha, sin dall’inizio, caratterizzato ReCAP è rappresentato dalla metodologia collaborativa tra i diversi soggetti aderenti alla Rete, che hanno lavorato, in modo specifico, intorno a tre nuclei di riflessione e di ricerca, costituiti:
• dall’individuazione dei requisiti richiesti a una piattaforma di conservazione in grado di garantire, nel lungo periodo, la qualità dell’accessoe la fruizione delle risorse digitali;
• dall’identificazione dei set di metadati utili a garantire l’interoperabilitàtra piattaforme diverse di conservazione;
• dall’analisi delle qualità richieste e delle condizioni necessarie perla realizzazione di sistemi documentali, capaci di integrare e governareefficacemente le “componenti” analogiche e digitali degli archiviibridi.
Una “rete” è tale – com’è noto – se è supportata da un efficace sistema di comunicazione e di disseminazione delle informazioni e delle conoscenze, che richiede competenze e risorse finanziarie. Le prime ce le abbiamo, per le seconde ci attrezzeremo nei mesi a venire».

Tra gli obiettivi dell’incontro è quello di individuare i possibili sviluppi del progetto ReCAP, in particolare avviare una riflessione sulle “reti documentarie complesse”, che costituiscono una delle frontiere avanzate della gestione e conservazione di patrimoni documentari digitali.

 

Di seguito il programma dell’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI), con il supporto dell’Archivio centrale dello Stato e con il patrocinio della Direzione generale per gli Archivi e di Forum PA.

I sessione – Le reti documentarie complesse: potenzialità e rischi per i patrimoni documentari 9.30-13.30

9:30-9:45
Maria Sabrina Sarto (Sapienza Università di Roma, pro rettore alle Infrastrutture e strumenti per la ricerca di eccellenza), saluti istituzionali

Mariella Guercio (ReCAP e presidente ANAI), Introduzione ai lavori e coordinamento della sessione

9:45-10:15
Brizio Tommasi (Consob), Le reti documentali complesse emergenti nell’ambito dei Progetti di archivio digitale

10:15-10:45
Stefano Allegrezza (Università degli studi di Udine), Digital Data Explosion e conservazione sostenibile

10:45-11:45
Giovanni Michetti (Sapienza Università di Roma), L’impatto del Cloud Computing sugli archivi: le ricerche del progetto InterPARES Trust

11.45-12.15
Antonio Massari (Dedagroup), Le nuove frontiere: potenzialità e rischi dei sistemi di blockchain per gestire servizi fiduciari nei sistemi documentari

12:15-13:00
Umberto Ferri e Matteo Savoldi (Medas), Reti documentarie complesse in ambito sanitario

 

II sessione – Il futuro di Recap 14.30-16.30

La sessione, a cui possono partecipare anche i non aderenti alla rete ReCAP, sarà presieduta e coordinata da Gianfranco Crupi (Sapienza Università di Roma e direttore scientifico di ReCAP) e da Mariella Guercio (ReCAP e presidente ANAI).

La giornata è aperta a chiunque voglia parteciparvi ma solo, per questioni di sicurezza, a seguito d’iscrizione da effettuare entro il 13 dicembre 2017 nel form di iscrizione dedicato.

Per questioni di sicurezza e per non creare disagi a coloro che effettueranno regolare iscrizione all’iniziativa, non sarà possibile accettare richieste di partecipazione oltre il limite temporale indicato e il numero dei posti a disposizione.

Ulteriori informazioni sulla giornata e sul progetto ReCAP possono essere richieste all’indirizzo email recap@uniroma1.it.

Per saperne di più

Sito web di ReCAP

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