Re-framing home movies / Residenze in archivio è un percorso di formazione e produzione volto alla creazione di tre nuove opere filmiche interamente realizzate a partire da materiali d’archivio amatoriali.

Il progetto è promosso da Archivio Cinescatti/ Lab80 (Bergamo), Cineteca Sarda/ Società Umanitaria (Cagliari) e Archivio Superottimisti/ Associazione Museo Nazionale del Cinema (Torino), e prevede la rielaborazione di film di famiglia messi a disposizione dalle tre strutture.
Un giacimento di film di origine privata, girati in pellicola nei formati 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super8 tra gli anni Venti e gli anni Novanta del Novecento da cineamatori e cineamatrici che hanno impugnato la cinepresa e documentato il loro quotidiano nel corso del secolo. Tre giovani artisti/filmmaker, attraverso masterclass con esperti internazionali, momenti di workshop e un periodo di residenza in archivio, potranno riflettere in profondità sulle possibilità di questo tipo di materiali per la produzione di nuove opere.
Durante il periodo di residenza i partecipanti avranno la possibilità di immergersi nel materiale filmico di uno dei tre archivi, con l’assistenza degli archivisti che li conservano e ne garantiscono la contestualizzazione e l’accesso.
Le opere saranno presentate entro la prima metà di dicembre in un evento pubblico in una delle sedi del progetto.

Tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio per la partecipazione alle sessioni e alla settimana di residenza sono a carico del progetto.

Scadenza bando: 26 maggio 2017

scarica il bando (pdf, 125 KB)

Progettazione e coordinamento: Karianne Fiorini e Gianmarco Torri
Organizzazione: Giulia Castelletti, Sergio Visinoni (Cinescatti/Lab80), Giulia Carbonero, Giulio Pedretti, Vittorio Sclaverani, (Superottimisti/AMNC), Martina Mulas, Antonello Zanda (Cineteca Sarda/Società Umanitaria).

 

Per saperne di più
www.residenzeinarchivio.it
info@residenzeinarchivio.it

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