Dall’analisi dell'indagine predisposta dall'Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) per valutare le caratteristiche e il funzionamento del Portale SAN, dei portali tematici ad esso afferenti e degli altri sistemi archivistici nazionali emerge che Il SAN ha raggiunto una posizione di credibilità e autorevolezza.
Tre anni dopo la prima indagine tra gli utenti dei propri siti web e con analoghe modalità di redazione e diffusione, l’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) ha effettuato una nuova rilevazione riguardante i sistemi informativi archivistici, diffondendo un questionario rimasto in linea dal 16 novembre 2015 al 16 gennaio 2016, quando l’indagine è stata chiusa contando 581 risposte in italiano e 15 in inglese, una percentuale ridotta rispetto a quanti dovrebbero essere stati raggiunti dal questionario (alcune migliaia) ma certamente significativa rispetto agli utenti effettivi dei sistemi, quali risultano dalle statistiche periodiche (ad es. nel mese di marzo 2016 le visite al San di durata superiore ai 5 minuti sono state poco più di 6.000).
La quasi perfetta coincidenza dei totali delle risposte ricevute con le due indagini del 2012 e del 2016 incoraggia a un serrato confronto dei risultati parziali che si ottengono scomponendo i dati di entrambe.
Come nel 2012, il primo obiettivo che ci si è posti nel realizzare il questionario è stato quello di tracciare un profilo degli utenti dei sistemi informativi archivistici, cercando in più di ricavare qualche informazione sul loro comportamento. Come la precedente indagine, anche questa sembra aver avuto un’accoglienza in gran parte interna sia alla professione che alla stessa Amministrazione archivistica: in piena analogia con i risultati raccolti nel 2012, metà delle risposte provengono da archivisti (di Stato, di altri enti o liberi professionisti). Agli archivisti di Stato si affianca il gruppetto di 71 utenti riconducibili ad altre figure professionali interne all’Amministrazione archivistica: personale amministrativo, personale ausiliario e informatici. Sommando le risposte degli archivisti di Stato e quelle di queste ultime figure professionali si ottiene un totale di 195 risposte provenienti da personale interno all’Amministrazione archivistica, cifra alquanto maggiore rispetto al 2012, quando le risposte della stessa categoria erano 151. Inferiore rispetto al 2012 è invece il numero di risposte ricevute dai bibliotecari, che erano 41 e adesso sono 23. Se nel 2012 avevamo lamentato lo scarso numero di risposte ricevute dagli storici (87, pari al 15% del totale), questa volta il numero degli storici che hanno aderito all’inchiesta – 63 tra tutti – è ancora più basso e supera di poco il 10% del totale delle risposte ricevute. Poco rappresentata è anche la categoria dei genealogisti, dalla quale provengono 16 questionari (nel 2012 erano 21).
Le rimanenti 200 risposte sono la voce di quell’utenza più vasta e indistinta che costituisce l’interlocutore naturale del web e alla quale sono specificamente rivolti i portali tematici. La più numerosa tra le categorie di utenti che si sono potute selezionare al suo interno è quella dei pensionati, che raccoglie 30 utenti mentre nel 2012 era presente con solo 7 risposte.
Gli studenti che hanno aderito all’indagine sono 27, un numero minore rispetto al 2012, quando avevano risposto 28 studenti universitari e 15 di dottorato. Gli insegnanti di scuola costituiscono un gruppetto veramente esiguo, ridotto della metà rispetto al 2012 (12 risposte, mentre nella precedente indagine erano 25) e molto pochi sono anche i giornalisti, il cui numero è comunque raddoppiato rispetto al 2012, passando da 5 a 10.
Una sezione dell’indagine era rivolta a individuare i motivi che spingono all’utilizzazione dei sistemi. Ne risulta che un’ampia maggioranza consulta i sistemi per motivi professionali: questa risposta è selezionata in 303 questionari, pari al 52,4 %, e in altri dieci sono proposte varianti libere dello stesso significato, per un totale di 313. Contrariamente a quanto ci si sarebbe potuti aspettare, solo 12 utenti utilizzano i sistemi nell’ambito della preparazione della tesi di laurea o di dottorato.
Spostando adesso il punto di vista, mettiamo al centro dell’indagine non le diverse categorie di utenti ma i diversi sistemi, disponendoli in successione in base al totale degli utenti che dichiarano di averli visitati almeno una volta: registrano una percentuale molto alta di consultazioni SAN, decisamente buona Guida, Sias e Siusa e assai inferiore i portali tematici, tra i quali si notano forti disparità. Questo dato complessivo conferma le osservazioni parziali che si erano potute raccogliere riguardo al comportamento delle singole fasce di utenti. Rispetto al 2012, colpisce in particolare il notevole incremento di visitatori del SAN, mentre mantengono cifre molto simili i tre sistemi nazionali (per Siusa in realtà si registra un discreto aumento) e i portali, a parte un calo leggero nella consultazione di Moda e piuttosto significativo in quella di Musica. Il SAN ha quindi conquistato quella posizione di credibilità e autorevolezza che nel 2012 ci si era augurati che potesse raggiungere e i tre sistemi nazionali hanno mantenuto, in sostanziale parità, l’ampio pubblico ormai consolidato. I portali tematici, invece, non hanno aumentato in questo intervallo di anni il numero dei visitatori.
Antonella Mulè