Il 20 dicembre sono stati pubblicati sul portale bolognese archIVI l'inventario e le riproduzioni digitalizzate delle stereoscopie dell'Archivio fotografico di Gino Torresi. Oltre all'inventario, grazie al portale Stereogranmator della New York Public Library, le lastre stereoscopiche incontrano la realtà virtuale.
L’archivio si compone di 264 lastre stereoscopiche su vetro che ritraggono la famiglia Torresi, vedute di città e località italiane e alcuni eventi pubblici come parate e commemorazioni in un periodo di tempo che va dal 1910 al 1946.
L’autore delle fotografie, e dell’archivio, Gino Torresi, era un dipendente pubblico e fotografo amatoriale nato nel 1892 a Massa in Toscana, che ha scattato le foto durante le vacanze o in occasioni speciali per la sua famiglia. L’archivio è attualmente conservato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna a Bologna ed è parte del progetto “Una città per gli Archivi“.
Il progetto di digitalizzazione si è avvalso dell’attenzione “archivistica” che Gino Torresi ha avuto nel creare il suo archivio, annotando con attenzione sia sulle singole lastre che su un registro il luogo, la data e l’occasione di ogni fotografia che scattava . Oggi sul portale archIVI è possibile consultare l’inventario completo dell’archivio e visionare le riproduzioni digitali delle lastre, presenti anche sul canale Flickr del portale.
L’intero archivio è composto da fotografie stereoscopiche, caratterizzate cioè dalla giustapposizione di due fotogrammi ripresi da punti lievementi disassati, grazie ad una una fotocamera stereoscopica con due obbiettivi, che riproducono attraverso un visore l’effetto della profondità. L’archivio conserva anche lo stereoscopio originale di Gino Torresi.
La visione tridimensionale di immagini con l’ausilio di un visore è vecchia quasi quanto la fotografia stessa: le immagini stereoscopiche sono state una moda dilagante nella seconda metà dell’Ottocento, al punto da divenire oggetto di studi scientifici e filosofici per spiegare il funzionamento della percezione spaziale del cervello umano, per poi venire a poco a poco soppiantate dall’invenzione del cinema all’inizio del Novecento.
Oggi, con la “riscoperta” della realtà virtuale e di visori VR, stanno nascendo vari progetti per valorizzare le collezioni di stereoscopie.
La New York Public Library ha sviluppato una piattaforma online, Stereogranmator, che permette di restituire alle collezioni di immagini stereoscopiche la terza dimensione, grazie all’utilizzo di GIF animate o alla creazione di anaglifi visionabile con occhiali a lenti blu e rosse. Al progetto partecipano molte istituzioni archivistiche e biblioteche statunitensi che hanno messo a disposizione le loro collezioni di immagini digitalizzate. Anche la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha messo a disposizione un album di 40 immagini stereoscopiche dell’Archivio fotografico di Gino Torresi; le immagini sono state caricate sul portale Stereoganmator e sono accessibili da parte degli utenti che possono creare le immagini 3D, condividerle online e riportare davanti ai loro occhi, dopo molti anni, la magia dell’illusione ottica.
GIF made with the NYPL Labs Stereogranimator
La scheda dell’Archvio fotografico Gino Torresi nel portale Archivi
Stereogranmator della NYPL