Un'esperienza didattica a più voci sulle migrazioni antiche e moderne, da Ellis Island a Lampedusa, attingendo ai fondi conservati nell'Archivio di Stato di Salerno.
Gli alberi hanno radici è una manifestazione culturale nata dall’incontro tra Archivio di Stato di Salerno, FamilySearch, Comune di Salerno e Università degli studi di Salerno. Giunta nel 2016 alla sua terza edizione, trova nella ricerca genealogica la sua ragion d’essere, ma, di anno in anno, cerca di raccordare questo tema di base ad altre tematiche contigue. Nella prima edizione il discorso si è sviluppato intorno alla genealogia e alle sue fonti; la seconda edizione ha focalizzato il proprio interesse sulle famiglie e la stratificazione sociale; l’edizione del 2016, la terza, ha preso in esame le migrazioni, un fenomeno che nel mondo di oggi sta diventando macroscopico e che si prevede sia destinato a crescere nei prossimi decenni. I processi migratori sono una costante nella storia, anche se in misura diversa a seconda delle epoche e delle situazioni politico-sociali. Per questo motivo è apparso interessante costruire un’esperienza didattica che spiegasse le somiglianze e le differenze tra l’emigrazione che ha contrassegnato la storia italiana, con riferimento all’età moderna e contemporanea, e le immigrazioni attuali.
Storici, rappresentanti delle istituzioni impegnati nell’accoglienza ai migranti e operatori del volontariato si sono confrontati su questi temi di grande attualità. Nel corso di alcuni incontri ne hanno spiegato i vari aspetti e le problematiche che li contrassegnano. Rappresentanti istituzionali della Prefettura, dei servizi sociali comunali e del volontariato laico (CGIL, Caritas diocesana, Arci, Laicato saveriano) hanno illustrato ai giovani di alcune scuole di Salerno le strategie messe in campo per fornire assistenza e sostegno ai tanti profughi giunti a Salerno con le ondate migratorie dei mesi passati, mentre storici e docenti hanno mostrato l’altro lato della medaglia, e cioè l’emigrazione italiana all’estero come fenomeno con caratteristiche simili a quello attuale. Il dialogo continuo fra il passato e il presente dei fenomeni migratori è continuato anche nei seminari didattici organizzati insieme agli alunni dei Licei “T. Tasso” e “G. da Procida”, dell’Istituto professionale “R. Virtuoso” e della scuola secondaria di primo grado “T. Tasso”. Le finalità dei laboratori, attraverso la consultazione della documentazione archivistica conservata in Istituto, è stata quella di far toccare con mano agli studenti i documenti storici inerenti l’emigrazione italiana dal 1877 al 1896, in modo da poter effettuare un raffronto con le dinamiche odierne dell’immigrazione. I documenti consultati appartengono al fondo Prefettura, Atti di Prima Serie dell’Archivio di Stato di Salerno. Gli studenti hanno preso visione dei prospetti statistici riguardanti l’emigrazione della provincia di Salerno, delle relazioni sulle cause dell’emigrazione, della corrispondenza tra il Prefetto e i Comuni della provincia.
Nel corso del laboratorio condotto dall’Archivio storico comunale di Salerno è stato messo in evidenza come lo studio dell’andamento delle vendite dei beni immobiliari nei luoghi di origine della migrazione o dell’andamento delle nuove concessioni edilizie e/o di ristrutturazioni sia utile per capire se e quanto gli emigrati hanno investito dei loro risparmi nei paesi d’origine e quali siano state le conseguenze economiche: per questo tipo di ricerca diventano importanti gli archivi del Catasto, dell’Agenzia delle entrate e dei Comuni. Un excursus nelle carte dell’ospedale psichiatrico “Vittorio Emanuele II” di Nocera Inferiore ha aiutato inoltre a comprendere gli effetti dell’emigrazione sull’equilibrio psicofisico degli individui coinvolti.
Sono stati effettuati anche dei collegamenti al sito di Ellis Island, che da alcuni anni ha messo in linea tutta la propria documentazione relativa agli emigranti giunti a New York in quegli anni. Inoltre gli studenti hanno cercato, all’interno delle loro famiglie, storie di emigrazione, facendone dei report anche fotografici da mostrare al pubblico nel corso dei seminari, in modo da raffrontare spaccati di vita vissuta, carichi di sentimenti e di emozioni, con l’apparente freddezza delle carte. Il percorso si è concluso con una piccola mostra realizzata dagli alunni della scuola Media T. Tasso di Salerno sugli argomenti trattati.
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Il programma della manifestazione