Francesco Cassani ha una grande passione, i motori. Una passione nata nell’officina del padre Paolo a Vailate in provincia di Cremona, dove Francesco, assieme al fratello Eugenio, impara negli anni ’20 a sperimentare, a trasformare in realtà i propri sogni di inventore.

SAME fratelli

Francesco Cassani e il fratello Eugenio presentano il Trattore 4 R 20 Universale 20 Cavalli, Stabilimento di Via Madreperla, Treviglio, 1951 (SDF Archivio storico)

Una passione che si esprime già a 16 anni con quella stranissima automobile spinta da un motore d’aviazione sulla quale sfreccia per Treviglio per andare a trovare la fidanzata e che, poi, si applicherà alle macchine agricole destinate a rendere più confortevole e produttivo il lavoro nei campi.

A 21 anni, nel 1927, Francesco Cassani costruisce con il fratello Eugenio uno dei primi trattori al mondo per uso agricolo azionato da un motore diesel, molto più funzionale ed economico dei modelli tradizionali a benzina, che si aggiudicherà poi nel 1931 il primo premio al concorso per la “trattrice agricola italiana” indetto dal Ministero dell’Agricoltura, sbaragliando con la Cassani 40 HP aziende già affermate. I fratelli Cassani hanno a quest’epoca un sogno da realizzare: la creazione di “un’industria di prestigio nel campo dei trattori e dei motori”. Ma la crisi economica mondiale del 1929 blocca i promettenti progetti sulla meccanizzazione agricola affidati a un’officina bolognese. Così i due fratelli non ancora trentenni tornano a Treviglio col progetto di un nuovo motore diesel per autocarri e l’intenzione di dedicarsi alla produzione di pompe a iniezione innovative, settore della meccanica di precisione in cui l’Italia è ancora interamente dipendente dal mercato estero.

Negli anni ’30, in attesa che i tempi siano maturi per una vera e propria azienda, Francesco Cassani progetta anche un motore nautico di maggiore potenza rispetto agli standard dell’epoca che, montato sul motoscafo Este I vince il raid Venezia-Trieste (1934). Nel 1936 nasce la SPICA (Società Pompe a Iniezione Cassani) per la progettazione e costruzione di pompe a iniezione per motori diesel. L’inventiva porta Francesco a studiare un motore aeronautico rivoluzionario per l’Italia, presentato al Ministero dell’Aeronautica nel 1937: un apparato che per la particolare disposizione circolare dei cilindri (che ricorda il tamburo di una pistola) viene detto “a revolver”. Nel 1939 Francesco Cassani viene insignito del Premio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la realizzazione di pompe a iniezione per motori diesel dalle prestazioni superiori. Finalmente, il sogno di un’azienda produttrice di trattori si concretizza nel 1942 con la creazione della SAME che nel nome stesso porta ben chiaro il centro della passione dei fratelli Cassani: Società Accomandita Motori Endotermici.

L’officina avvia i lavori svolgendo interventi di riparazione di mezzi militari e realizzando una fornitura di motopompe antincendio per il Ministero degli Interni. Nel 1946 la SAME produce una prima Autofalciatrice a tre ruote e successivamente viene presentato il trattorino SAME Universale 10 HP con sellino reversibile, al cui motore, alimentato a petrolio, è possibile collegare altri macchinari e attrezzature agricole. Un trattore concepito come centrale di erogazione di potenza per svariati attrezzi, con cui la SAME affronta il mercato del periodo postbellico.

Nel dopoguerra prosegue l’intensa attività di messa a punto di nuove soluzioni tecniche applicate ai trattori: fu il caso del raffreddamento ad aria, particolarmente adatto a esigenze di durata, sicurezza di esercizio, scarsa manutenzione, elevata modularità. I Cassani nel 1952 perfezionano inoltre il sistema delle quattro ruote motrici – vera peculiarità dei trattori SAME – che si affermano decisamente sul mercato nazionale negli anni Cinquanta.

Il 1956 segna un importante punto di svolta nelle vicende della SAME con l’apertura del nuovo stabilimento di Treviglio, dotato di tre catene di montaggio (motori, assemblaggio trattori, verniciatura) assai simili a quelle che Cassani aveva potuto visionare durante un viaggio negli Stati Uniti, dove aveva visitato la Ford, la Massey Ferguson e la Caterpillar.

Nel 1959, alla morte del fratello Eugenio, Francesco era direttore generale di una società in grande crescita che proseguiva costantemente nell’attività di ricerca e sviluppo di nuovi brevetti e prodotti. In quello stesso anno prende avvio la produzione di un’altra importante soluzione tecnologica, la «stazione automatica di controllo SAME», un gruppo idraulico che governava gli attrezzi collegati alla trattrice, controllandone e regolandone l’azione attraverso un sistema di molle e leve coordinate da un quadro posto sotto il volante di guida. Questa geniale intuizione portava i seguenti vantaggi: aumento del peso aderente al terreno della macchina, aumento della stabilità, grande sensibilità nel controllo dello sforzo, grande capacità di lavoro.

Nel 1971 l’impresa trevigliese presenta sul mercato un’ampia gamma di trattori a due e quattro ruote motrici, con versioni per risaia, frutteto e vigneto, e una gamma di potenza compresa fra 30 e oltre 100 cavalli. Passando da 4.000 trattori l’anno nel 1960, a 10.000 nel 1962, 13.000 nel 1970, 15.000 nel 1971, e 20.000 nel 1973, l’impresa vede decuplicare, lungo gli anni Sessanta, le quote esportate, fino a raggiungere il 50% della produzione a metà degli anni Settanta. Nel 1973 viene perfezionata l’acquisizione della Lamborghini Trattori di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, che possedeva un’efficiente rete di vendita, un buon team tecnico e alcune specificità di prodotto (cingolati, cambi sincronizzati) che andarono a integrare quelli già realizzati dalla SAME.

Francesco muore nel 1973, dopo aver conseguito nel 1960 la laurea Honoris causa presso la Facoltà di Ingegneria industriale, Sezione meccanica, dell’Università di Pisa, in virtù dell’attività di pioniere innovatore e realizzatore nel campo delle costruzioni meccaniche. Assai impegnato nel settore della formazione tecnica, Cassani era stato dal 1956 al 1965 presidente della Scuola professionale di disegno Dell’Era di Treviglio, una delle più antiche d’Italia. Egli aveva promosso inoltre all’interno della propria impresa numerosi corsi tecnici per trattoristi e meccanici agricoli, frequentati da allievi italiani e stranieri. Negli anni Sessanta la SAME aveva fornito anche appoggio e sostegno (con fornitura di macchinari per esercitazioni pratiche) all’Istituto sperimentale di meccanica agraria dell’Università di Milano che, nella sede di Treviglio, svolgeva corsi residenziali per imprenditori agricoli. Il 2 giugno 1962 viene nominato Cavaliere del lavoro e nel marzo del 1965 riceve l’Oscar dell’agricoltura, premio promosso dalla Fiera internazionale di Verona. Due anni dopo è la volta del Mercurio d’oro, premio conferito alle imprese ritenute benemerite per aver contribuito allo sviluppo produttivo del Paese e nel 1972 il premio Seminatore d’Oro, consegnato dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone e dedicato ai pionieri e artefici della motorizzazione agricola mondiale. Nel 1973 il Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di Milano ha dedicato una sala a Francesco Cassani e alla sua azienda.

La storia dei fratelli Cassani, della SAME (oggi SDF) e dei marchi Lamborghini Trattori, Hürlimann, DEUTZ-FAHR e Grégoire è conservata e valorizzata dall’Archivio storico e dal Museo SAME collocati all’interno della società SDF di Treviglio (BG). Nell’Archivio storico, inaugurato nel 2004, si trovano oltre 260.000 disegni tecnici e oltre 40.000 documenti catalogati, digitalizzati e organizzati in diverse categorie: materiale fotografico, disegni e pubblicazioni tecniche (libretti uso e manutenzione, manuali d’officina, cataloghi ricambi), brevetti, materiali pubblicitari (dépliant, pubblicità a stampa, calendari, house organ), audio-visivi, documentazione amministrativa (scritture sociali, bilanci, registri di omologazione), una biblioteca specializzata sulla meccanizzazione agricola in Italia. Il documento più antico risale all’inizio del Novecento.

Il Museo SAME, inaugurato nel 2008, rappresenta insieme all’adiacente Archivio storico, un esempio di recupero di un’area industriale all’interno dell’azienda (ex magazzino ricambi), e testimonia la storia della meccanizzazione agricola italiana attraverso trattori, motori, prototipi, e componenti meccaniche in perfetto stato di conservazione. Nell’area espositiva i trattori e i motori d’epoca, che raccontano gli oltre 90 anni di storia dell’azienda, abbracciano le macchine attuali collocate al centro dello showroom.

Per saperne di più

SDF Archivio storico, in cui una sezione è dedicata al Museo SAME

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